“Sono 5 i puledri salvati da morte certa durante le attività del Progetto BCE-Banca del Colostro Equino. Ed è questo il risultato più importante”, lo ha sottolineato il responsabile del progetto, il professore Carlo Cosentino intervenendo al convegno BCE – Banca del Colostro Equino: Il cavallo murgese a Martina Franca (TA) nell’Azienda di Stato Galeone.
“Finanziato dalla misura 16.2 del PSR Puglia ha portato alla creazione della prima banca del colostro equino dei cavalli Murgesi. Una banca utile per intervenire nelle prime 48 ore in tutti quei casi in cui il puledro non può essere allattato. Siamo riusciti anche a standardizzare il processo di raccolta di conservazione e di somministrazione. Abbiamo brevettato- ha ribadito nel suo intervento Cosentino– un protocollo operativo per un nuovo travaglio che ci consentirà di fare le operazioni di mungitura con maggiore sicurezza sia per la fattrice che per il puledro che per l’operatore. Il nostro miglior premio è salvare i puledri come l’ultima nata, Tessa”.
Al convegno ha partecipato l’ assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia che ha affermato “questo è un importante progetto della misura 16.2 della programmazione regionale perché abbiamo bisogno di tracciare una linea seria di pianificazione e programmazione a favore del mondo allevatoriale pugliese e non solo. La collaborazione con altre regioni e con altri sistemi di ricerca universitaria ma anche della produzione e dell’ allevamento consente di migliorare la specie, migliorare la qualità e soprattutto ad organizzare la prossima programmazione perché abbiamo bisogno di supportare le produzioni di qualità e quindi di stare vicino ai nostri allevatori intervenendo con azioni mirate”.
Al progetto hanno partecipato 8 allevamenti, l’allevamento di Stato Raggruppamento Carabinieri Biodiversità Martina Franca, l’Università di Bari e della Basilicata, ARA Puglia, DARE Puglia e l’impresa farmaceutica Farmalabor.
Le azioni hanno portato alla predisposizione di 3 protocolli operativi: un travaglio su misura, per il contenimento puledro-fattrice e finalizzato alla raccolta del colostro; il prelievo del colostro con le azioni di raccolta, congelamento, liofilizzazione, ricostituzione e somministrazione; le prime preziose 48 ore con la metodologia di intervento per l’allattamento.
Le attività sono state avviate nel luglio del 2020 costruendo una rete tra gli allevatori del cavallo murgese e procedendo alla raccolta del colostro in eccesso da 30 fattrici. Grazie al colostro, liquido sieroso ricco di immunoglobuline di classe A e cellule immunitarie, secreto dalle ghiandole mammarie durante la gravidanza ed i primi giorni dopo il parto, raccolto dagli esemplari femminili di Murgese, sono stati salvati alcuni puledri appena nati.
Il colostro raccolto dalle 30 fattrici dopo il congelamento e la liofilizzazione è stato anche destinato ad una sperimentazione farmaceutica, con formulazione di una crema anti-age a base di colostro equino che potrebbe risultare un’intelligente soluzione per recuperare il colostro raccolto e non utilizzato, impiegandolo come componente grazie alla sua capacità di interagire nel processo di riparazione dei tessuti epiteliali.
Il progetto BCE Banca del Colostro equino ha ricevuto il riconoscimento dalla Rete Rurale Nazionale nell’ambito del concorso Rurinnova, posizionandosi primo tra 700 progetti, nella categoria “Risorse Naturali e biodiversità” nell’ambito dei Partenariati europei per l’innovazione produttività e sostenibilità dell’ agricoltura.
Al convegno sono intervenuti il Tenente Colonnello Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità, Giovanni Notarnicola, il presidente dell’Associazione Regionale Allevatori di Puglia (ARA) Pietro Laterza ed il presidente della Federazione Regionale Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Oronzo Milillo. I risultati del progetto sono stati illustrati dal professore dell’Università degli Studi della Basilicata, Carlo Cosentino, dal Responsabile Scientifico UO BCE – Università degli Studi di Bari A. Moro – DISSPA, Marco Ragni, dalla ricercatrice UO BCE – Università degli Studi di Bari A. Moro – DISSPA, Simona Tarricone, da Ph. D UO BCE – Università degli Studi della Basilicata – SAFE, Rosanna Paolino, dal Direttore tecnico ARA Puglia, Giuseppe Mangini, dagli allevatori di cavalli Murgesi, Serafino Romanazzi e Giovanni Capurso. È intervenuto anche il Direttore Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari, Domenico Lagravinese e la responsabile di raccordo della misura 16 dell’ assessorato all’Agricoltura Giovanna D’Alessandro.