Ad un anno dal terremoto che il 12 gennaio 2010 sconvolse Haiti con le sue 300.000 vittime e una distruzione immane, gli aspetti più critici rimangono ancora: “La lentezza nella costruzione di alloggi, anche provvisori”, per un milione di persone che vivono nei 1.200 campi e “la mancata rimozione delle macerie”. Lo dice al SIR mons. Bernardito Auza, nunzio apostolico ad Haiti, che in questi giorni accoglie nella sua residenza di Port-au-Prince la delegazione vaticana guidata dal card. Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Il card. Sarah è ad Haiti per portare un messaggio del Papa (durante l’Angelus del 9 gennaio Benedetto XVI ha ricordato l’anniversario del terremoto) e un aiuto economico di 800.000 dollari per la ricostruzione di scuole e 400.000 dollari per la ricostruzione delle chiese. Ad Haiti il card. Sarah farà visita alla cittadina di Léogane, a diverse comunità religiose che hanno avuto vittime e danni ingenti, a vescovi, seminaristi e responsabili delle Caritas e delle Ong.
agensir