In occasione del Giorno del ricordo la solennità civile nazionale italiana, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la legge del 30 marzo 2004 n. 92 tesa a ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, il Comune di Martina Franca, per il tramite dell’Assessorato alle Attività Culturali, ha patrocinato l’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sezione di Taranto e dal Comitato 10 febbraio, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
L’iniziativa, a cui parteciperanno il Sindaco Gianfranco Palmisano, l’Assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo, il prof. Aldo Pugliese, Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la dott.ssa Viviana Fasano, Referente Locale del Comitato 10 Febbraio si terrà martedì 14 Febbraio alle ore 10.00, presso la Sala Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca.
Sarà presente Rossella Scherl, autrice del volume “Pepi l’americano”, di cui saranno lette alcune pagine dalla dott.ssa Mariella Schiavone e interverranno all’incontro il prof. Vito Fumarola, già docente del Liceo Statale Tito Livio, il prof. Giuseppe Parlato, Docente di storia Contemporanea UNINT e la dott.ssa Anna Maria Crasti, Vicepresidente dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sezione di Milano. L’evento sarà impreziosito dalla presenza della pianista Barbara De Paolis.
“L’immane tragedia delle foibe e l’esodo coercitivo di tanti nostri connazionali cacciati dalle terre istriane, giuliane e dalmate sono stati portati alla luce grazie ad alcuni italiani che non ebbero paura di testimoniare i fatti accaduti durante e dopo il secondo conflitto mondiale. Per continuare a riflettere, a ricordare – sostiene l’Assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo – questi momenti dolorosi e tragici della nostra storia abbiamo ritenuto di patrocinare l’iniziativa contribuendo a continuare a diffondere la conoscenza di eventi nel corso dei quali furono calpestati i valori di pace, di dignità della persona e di crescita civile, umana e sociale”.