Dopo l’approvazione unanime da parte del Consiglio Comunale (delibera n. 46 del 4/10/2022) dell’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Visione Comune e la delibera adottata dalla Giunta (n. 342 del 20 ottobre 2022) si terrà anche a Martina la raccolta di ciocche di capelli come forma di protesta pacifica contro le violenze e gli omicidi del regime repressivo di Teheran e a sostegno delle donne iraniane che rivendicano diritti e libertà. In piazza Roma, davanti Palazzo Ducale di Martina Franca, domenica 23 ottobre, dalle ore 11.00, sarà a disposizione una teca. Chi vorrà partecipare potrà lasciare nella teca una propria ciocca di capelli tagliata e legata con una cordicella.
L’iniziativa è simile a quella tenuta in occasione della Triennale Milano dove, su input del presidente Stefano Boeri, nell’atrio del Palazzo dell’Arte è stato collocato un apposito contenitore per la raccolta delle ciocche di capelli e ripetuta in altre città italiane. Le ciocche che saranno raccolte a Martina verranno poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran per portare le autorità iraniane a conoscenza della protesta messa in atto anche a Martina come in altre città italiane in diversi luoghi istituzionali o di cultura.
Il gesto simbolico di protesta è analogo a quello compiuto dalle donne iraniane protagoniste di una coraggiosa ribellione dopo il brutale assassinio di Mahsa Amini, la ragazza di 22 anni uccisa dalla cosiddetta polizia morale iraniana. Una tragica barbarie che, come riferiscono le cronache ormai da settimane, in Iran continua e non può lasciare indifferenti. Altre ragazze, come Hadith Najafi e Nika Shakarami, che protestavano per quanto accaduto a Mahsa, sono state crudelmente uccise. Una sequenza di violenze e atrocità delle quali è stata vittima in questi giorni Asra Panahi, studentessa di 16 anni. Si è temuto il peggio anche per l’atleta Elnaz Rekabi che ha gareggiato senza velo e che al rientro a Teheran è stata accolta dai suoi connazionali in festa. Mentre la travel blogger romana Alessia Piperno è stata arrestata senza un motivo ben chiaro, sembra perché accusata di aver partecipato alle proteste e il Ministero degli Esteri si è attivato per riportarla a casa. “Un’ondata di violenza che non può lasciare indifferente la comunità martinese”, come viene sottolineato nella delibera della Giunta.