Un 5+1 da oltre 500 mila euro, 539 mila e 100 euro per la precisione, oltre un miliardo delle vecchie lire.
È stata questa la straordinaria vincita al superenalotto che lo scorso giovedì 29 maggio ha deciso di passare in Valle d’Iria per assaporare il profumo dell’estate scoppiato da qualche giorno.
La fortuna ha deciso ancora una volta di premiare la ricevitoria Ester di via Serranuda grazie ad una schedina da 2 euro e mezzo. “Si tratta di un sistema molto collaudato” ha detto Antonio Papapietro titolare della stessa ricevitoria “che ci ha permesso di centrare già ben sei -5- nell’arco di qualche anno. Un tempo lo giocavamo in società, eravamo in cento e mettevamo 50 euro a concorso. Quando abbiamo centrato il -5- da 19mila euro però ci siamo un po’ sfiduciati, così la società si è sciolta. Ho continuato a utilizzare il sistema però, appendendo in ricevitoria le schedine. Ognuna costa tra i 2 e i 3 euro, i clienti ne scelgono una e la giocano”.
Come la maggior parte delle volte non si conosce il nome del fortunato vincitore, l’unica cosa certa è che la schedina è la numero 97 e considerato che la stessa è stata giocata di mercoledì mattina, giorno in cui a Martina c’è il mercato, il vincitore potrebbe addirittura essere un forestiero.
“C’è sempre l’augurio che si tratti di un cliente abituale”, continua Papapietro, “conoscono il sistema e sono soprattutto loro a giocarlo. Nel caso, sono sicuro che passerà a ringraziare”. Anche perché l’Ester Bar porta particolarmente bene ai propri clienti.
Questa vittoria ha un significato però ben più importante della semplice soddisfazione per una vincita cospicua.
La signora Maria Palmitesta moglie di Antonio Papapietro, entrambi titolari della ricevitoria, sono da qualche mese al centro di una importante iniziativa.
Sei anni fa la piccola Ester, figlia dei due coniugi, è volata al cielo a causa di una cardiopatia. Una storia difficile come tante altre, quella della piccola Ester costretta, oltre che a lottare tra la vita e la morte, anche a ricercare strutture sanitarie adeguate in un sud Italia troppo spesso arretrato.
I suoi genitori oltre ad aver voluto intitolare il loro esercizio commerciale alla loro piccola, hanno deciso di fondare la Associazione Bambini Cardiopatici di Ester, da qualche tempo impegnata alla ricerca di fondi per regalare alla struttura ospedaliera di Martina un ecografo.
Oggi per i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale martinese, è possibile utilizzare soltanto l’ecografo di Ortopedia e per sole due ore a settimana, creando inevitabilmente liste di attesa lunghissime.
I coniugi Papapietro sanno bene che il tempo gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi di queste malattie, tanto è vero che da tempo si danno da fare, aiutati da altre realtà associative della città, per cercare di mettere insieme quei 30 mila euro necessari all’acquisto di questo macchinario.
Io dico che la fortuna non è cieca anzi ci vede benissimo, altrimenti non sarebbe passata in maniera così prepotente proprio da quella ricevitoria. La piccola Ester ha ancora bisogno di aiuto mentre cerca di fare il possibile, dal cielo, per aiutare i suoi compagni di gioco, che oggi però sono in difficoltà.
Chiunque sia il vincitore si faccia vivo. Non lo dico io, ma lo dice la piccola Ester.
Alcuni consiglieri comunali hanno già voluto destinare il proprio gettone di presenza all’associazione di Ester. Qualcuno ha deciso, invece, che al posto della bomboniera per la comunione, cresima ecc.. di regalare il proprio contributo all’associazione.
Tutto questo mentre i due coniugi Papapietro si danno da fare per organizzare manifestazioni utili a raccogliere i fondi necessari alla realizzazione di questa nobile iniziativa.
Oggi un gesto importante del vincitore potrebbe donare a tanti bimbi ciò che Ester non ha potuto avere: la gioia di vivere.
Ottavio Cristofaro