«Non è semplicemente una strada, ma un ponte di collegamento tra lo Ionio e l’Adriatico». Così il consigliere regionale, Giacomo Conserva, in merito alla proroga dei lavori di ammodernamento della strada statale 172 nel tratto Orimini.
«Quell’arteria stradale rappresenta per il nostro territorio un’infrastruttura economica che collega i due centri di Taranto e Martina Franca. La variante in corso d’opera ha portato a un’ulteriore proroga rispetto ai tempi di consegna previsti per la conclusione dei lavori. Attualmente si continua a transitare su un’unica corsia nei due sensi di marcia. Tale condizione, oltre a rappresentare un di per lavoratori pendolari, turisti e viaggiatori, rappresenta un problema per il transito dei mei di soccorso e – in particolare – per le numerose ambulanze impegnate nel trasferimento dei pazienti nelle strutture ospedaliere della nostra Asl di Taranto. In questi giorni di agosto abbiamo purtroppo assistito a lunghissime code di auto incolonnate che, nel tratto Orimini, non possono che procedere quasi a passo d’uomo. Se in una di quelle ambulanze incolonnate dovesse esserci un paziente con un arresto cardiaco in corso o con qualsiasi altra urgenza, si rischierebbe di raggiungere il primo ospedale disponibile con un ritardo che potrebbe essere fatale. Da tempo era stata avanzata perlomeno la creazione di un’apposita corsia si emergenza per facilitare il transito dei mezzi di soccorso ed eventualmente evitare il blocco stradale nei casi – che pure si sono verificati – di una possibile avaria a qualsiasi mezzo stradale».
Il consigliere regionale, Giacomo Conserva, dice la sua anche per quello che riguarda le rotatorie ce sono state realizzate lungo le due aste di penetrazione al centro urbano di Martina Franca. «Sia lungo la direttrice Locorotondo e sia verso Taranto, le infrastrutture che sono state realizzate appaiono ancora incomplete e prive nella necessaria segnaletica che garantisce la sicurezza stradale. Bisogna completarle velocemente e migliorare certamente la sicurezza nel transito di quelle rotatorie».