Sarà Irene Grandi ad aprire martedì 2 agosto (ore 21.30) nel fossato del Castello Aragonese di Otranto l’edizione 2022 di Otranto Summer Festival, il cartellone di eventi organizzato da Idea Show con il patrocinio del Comune di Otranto.
“IO in Blues” è l’atto d’amore di una delle più importanti cantanti italiane ad alcuni dei più carismatici artisti internazionali e italiani che hanno reso, direttamente o indirettamente, immortale un genere che è alla base tutta la musica moderna che conosciamo; lo troviamo nel soul e nel rap, nel jazz e nel rock, nel funk, ovunque. Il Blues è una madre che tutti accoglie e tutti ama, indistintamente.
Quello di Irene Grandi con “IO in Blues” è anche un tributo appassionato alle radici stesse dell’artista, alla formazione musicale e alle sue stesse prime esperienze sul palco, nelle quali Irene ha ottenuto un imprinting che ha poi sviluppato in uno stile personale e riconoscibile.
Un concerto, o per meglio dire un viaggio, fatto di brani che attraversano un arco temporale che va dagli anni ’60 fino ai ’90, canzoni che sono blues nell’anima e nell’ispirazione: Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina, e alcuni brani di Irene, riarrangiati in chiave rock-blues.
Irene Grandi è un’artista che ha sempre cercato di cambiare pelle, per mettersi in gioco, per sperimentare. Lo dimostrano le sue collaborazioni più diverse, che sono andate dai grandi standard italiani e internazionali riletti in chiave jazz con Stefano Bollani alla videoarte dei Pastis, dal pop della sua splendida carriera solista all’opera rock come protagonista di The Witches Seed, composta da Stewart Copeland.
Il secondo appuntamento con l’Otranto Summer Festival tornerà con il concerto all’alba di Raphael Gualazzi, che si terrà anch’esso nel fossato del Castello Aragonese alle 5.30 di giovedì 11 agosto. L’artista, con il suo “Bar del Sole” reinterpreterà alcuni brani del più brillante cantautorato italiano, da Morandi a Graziani con feat speciali con Margherita Vicario, tra gli altri, e la coproduzione di Vittorio Cosma.