La Chiesa non solo riconosce e rispetta, ma si rallegra come di un grande progresso per l’umanità…” della “distinzione e autonomia” tra Stato e Chiesa proclamata anche dall’invito evangelico a dare a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare. Nello stesso tempo però, spiega il Papa, la Chiesa “sente come suo compito, seguendo i dettami della propria dottrina sociale, …di risvegliare nella società forze morali e spirituali, contribuendo ad aprire le volontà alle autentiche esigenze del bene”. Benedetto XVI lo ha ribadito nel discorso a Palazzo Borromeo, in occasione della sua visita alla ambasciata di Italia presso la Santa Sede. “Perciò – ha proseguito – richiamando richiamando il valore che hanno per la vita non solo privata ma anche e soprattutto pubblica alcuni fondamentali principi etici, di fattola Chiesa contribuisce a garantire e promuovere la dignità della persona e il bene comune della società, ed in questo si realizza l’auspicata vera e propria cooperazione tra Stato e Chiesa”.
LETTA. La “presenza di alcuni membri del governo” a salutare il Papa nella “circostanza del tutto eccezionale” della sua visita alla ambasciata di Italia presso la Santa Sede “sta a significare non ufficialità, ma genuino e personale interesse per le relazioni con la Santa Sede, nonchè altissimo rispetto e grande considerazione per” la “persona” del Pontefice. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel suo saluto a Benedetto XVI, nella cappella della sede diplomatica italiana. “La sua presenza qui, Santità – ha osservato ancora Letta – ci conferma che la strada percorsa assieme in questi ottanta anni di vita del Trattato Lateranense e di venticinque del nuovo Concordato è contrassegnata da una più che soddisfacente evoluzione del rapporto bilaterale, che conferma la attualità e la validità dello strumento concordatario”. Il sottosegretario Letta ha rivolto l’indirizzo di omaggio a papa Ratzinger, “in assenza del Presidente del Consiglio, – ha spiegato – impegnato proprio in queste ore in un evento di carattere familiare fissato ormai da molti mesi”.
Fonte: L’Unione Sarda