Parlarne, parlarne, parlarne. Senza stancarsi, senza assuefarsi, senza temere di essere scontati, senza cedere alle risate di battute scontate. La prima edizione di “Siamo tutt3 pride” ha visto la partecipazione di famiglie, curiosi, giovani, appassionati, una marea multicolore che ha riempito lo jazzo di Masseria Palesi, agghindata a festa per l’occasione. Una serata passata ascoltando le storie delle persone che lottano quotidianamente per il riconoscimento dei propri diritti, per avere la libertà di amare e di esprimersi, consapevoli che ogni diversità significa ricchezza. “Quello conta, sempre, è metterci la faccia” ha commentato Annagaia Marchioro, tra gli ospiti della serata, “è tempo che anche la televisione generalista faccia proprie queste storie, perché occorre “parlarne senza mai stancarsi”, come sostenuto da Paolo Camilli. Dello stesso tenore i commenti degli altri ospiti, a cominciare da Cathy La Torre, in prima linea per il riconoscimento dei diritti di tutte le persone: “È tempo che la politica si connetta con i desideri e le aspirazioni delle persone, che sono molto più avanti di quello che si pensi”. Un concetto ripreso dal duo KarmaB: “I temi trattati oggi sono di fondamentale importanza non solo per la comunità LGBTQ+, ma per tutta la società civile. I cittadini sono pronti, la politica che aspetta?”. Una comunità civile che cresce se è messa in condizione di ascoltare le storie, soprattutto se narrate in prima persona, come ha confermato la psicoterapeuta Antonella Palmitesta: “Servono più occasioni di confronto pubblico come questa. La bellezza di questa serata è stata vedere il pubblico composto da cisgender e da etero”. Un discorso pubblico rivolto a tutti, per trattare il tema dei diritti individuali senza timore di etichette e senza badare ad alcun colore.: “La diversità è una ricchezza”, ha spiegato Miki Formisano, tra i relatori dell’evento. Un pensiero, quello di superare le etichette, espresso per bene da Bruno Simeone, direttore creativo della maison Rossorame, tra gli sponsor dell’evento: “Occorre più supporto ai giovani che vogliono fare coming out e più supporto alle famiglie, affinché incoraggino ad amare e a vivere a prescindere dall’orientamento e dalle etichette”. “Basterebbe non ridere più alle battute e considerare che i diritti che abbiamo, possono diventare di tutti”, come sostiene Paola Biondi. Il successo dell’evento è doppio, se si considera non solo la grande partecipazione di pubblico, ma che è stato fatto in una cittadina della provincia del Sud, apparentemente lontana dai riflettori e dai grandi centri di dibattito, come ha ribadito Pierluca Mariti. Una cittadina che ha risposto positivamente anche dal punto di vista delle imprese, tante, che hanno sostenuto Siamo tutt3 pride. “Messaggi profondi e densi di significato: questo è quanto ha provato chi ha partecipato a questa serata. È l’invito a costruire una società più inclusiva guardando soprattutto ai sentimenti”, sostiene Massimo Gianfrate, di Berwich, sponsor della serata. Main sponsor dell’evento, con Rossorame e Berwich, sono stati Wild Side e Cest. Partner Nudi e T-Genus. L’evento è stato reso possibile grazie al sostegno di Alice Wedding and Design, Masseria Palesi, L’Olmo Colmo, Electronic’s Time, Cantine Miali, Chez Toi Catering, Macelleria del Centro Storico, Speciale dolci e caffè, Birreria Fratelli di pinta e Exstolab.
Alla serata, che ha avuto il patrocinio del Comune di Martina Franca, ha partecipato l’assessore alla Creatività della città del Festival, Carlo Dilonardo, che ha espresso apprezzamento per l’evento: “La nostra è una città accogliente e occorrono sempre più eventi come questo affinché questi dibattiti, impegnativi anche da un punto di vista culturale, non solo sociale, possano essere occasione di crescita per tutti”.
“Sono orgogliosa di aver accolto questi temi, per la prima volta, a Masseria Palesi” conclude Lori Campana, organizzatrice dell’evento, “perché in realtà non abbiamo parlato altro di bellezza, della bellezza di amare senza temere, di essere sé stessi e l’abbiamo fatto in una cornice straordinaria come la corte barocca di Palesi. Mi auguro che, con il rinnovato sostegno dei partner, questa non sia stata che la prima di una serie di occasioni di crescita collettiva”.