Mancano ormai pochi giorni alla presentazione del primo cartellone firmato dal nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz per la 48a edizione del Festival della Valle d’Itria, che si terrà a Martina Franca nel consueto periodo estivo, dal 19 luglio al 6 agosto 2022: dopo due anni, venerdì 29 aprile alle ore 11, si torna al Piccolo Teatro di Milano – istituzione con la quale il Festival ha un legame profondo tracciato da Paolo Grassi – per la tradizionale conferenza stampa di presentazione del programma completo. Saranno così svelati i nomi degli interpreti, i concerti e gli attesi appuntamenti in masseria.
In sostituzione di Delitto e castigo di Arrigo Pedrollo, annunciato lo scorso dicembre, ad inaugurare il Festival il 19 luglio sarà Le joueur di Sergej Sergeevič Prokof’ev (repliche il 24 e 30 luglio, 6 agosto). La celebre opera del compositore russo, tratta dal romanzo Il giocatore di Fëdor Dostoevskij, sarà eseguita a Martina Franca nella più rara versione francese del libretto, preparata da Paul Spaak, che fu quella del debutto assoluto del titolo nel 1929 al Théâtre Royale de la Monnaie di Bruxelles, e non quella in russo, intitolata Igrok e osteggiata all’epoca in Russia per il suo modernismo. Questo titolo segue l’idea già alla base della scelta di Delitto e castigo di Arrigo Pedrollo, un omaggio cioè allo scrittore russo del quale nel 2021 il mondo aveva celebrato i duecento anni dalla nascita. Invariato il team artistico che vedrà sul podio Jan Latham Koenig e la regia affidata a uno dei maestri del nostro tempo, David Pountney.
Gli altri titoli, scelti per delineare un percorso storico che va dal Seicento alla contemporaneità, saranno Beatrice di Tenda (1833) di Bellini (24 e 26 luglio),opera poco eseguita del massimo compositore catanese, presentata al Palazzo Ducale in forma di concerto con il direttore musicale del festival Fabio Luisi sul podio; quindi, al Teatro Verdi di Martina Franca fresco di restauri, andrà in scena il titolo barocco Il Xerse (1655) di Francesco Cavalli(25, 29, 31 luglio) – nella nuova edizione critica di Sara Elisa Stangalino e Hendrik Schulze per Bärenreiter – grazie al quale continua la collaborazione del festival con Federico Maria Sardelli e che segna anche il ritorno del regista martinese Leo Muscato. Il pubblico del Festival della Valle d’Itria potrà assistere alla prima assoluta di Opera italiana (2010) di Nicola Campogrande (3 e 5 agosto),opera scritta tra il 2008 e il 2010, commissionata dal Comitato Italia 150 (in occasione delle celebrazioni per l’unità del Paese 1861-2011) per dipingere uno scorcio dell’Italia contemporanea. Per questo Elio, nelle inedite vesti di librettista, ha concepito insieme a Piero Bodrato una vicenda che si svolge in tre momenti fondamentali della storia recente: gli anni Sessanta e Settanta, gli anni Ottanta e il presente. Podio e regia sono affidati a due interpreti che si stanno affermando in questi ultimi anni, Alessandro Cadario e Tommaso Franchin.
Da domani, venerdì 15 aprile, sarà già possibile acquistare i biglietti delle quattro opere sul sito www.festivaldellavalleditria.it, sul sito Vivaticket e negli oltre 700 punti vendita presenti in tutta Italia. Nelle sole province di Taranto e Bari i biglietti sono disponibili presso 73 rivenditori autorizzati. È possibile individuare la posizione dei punti vendita sull’apposita pagina del sito Vivaticket a questo link: https://www.vivaticket.it/ita/ricercapv. I biglietti hanno un costo da 70 euro per un posto nel settore centrale della platea per la serata inaugurale del 19 luglio a Palazzo Ducale, sino a 20 euro. Sono attive per tutti gli spettacoli le riduzioni per gli over 65 e per gli under 30. Ulteriori promozioni saranno annunciate in occasione della presentazione del cartellone 2022.
Visitando il sito del Festival della Valle d’Itria, ci si può iscrivere gratuitamente alla Web TV (festivaldellavalleditria.it/tv) ed accedere al catalogo che comprende, oltre agli incontri promossi dalla Fondazione Paolo Grassi, anche i titoli operistici delle scorse edizioni come da Crispino e la comare del 2013 a Giulietta e Romeo del 2018, sino ai titoli straussiani del 2020 e i concerti e recital del 2020 e del 2021.