Si rinnova anche quest’anno, domenica 10 ottobre, l’ormai consueto appuntamento con la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, organizzata dal CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down Onlus sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica a Martina Franca con l’associazione A.M.A.R. DOWN ONLUS in Piazza XX Settembre saranno organizzati giochi per i bambini grazie alla speciale collaborazione della ludoteca Solelù e degli “Ambasciatori d’Amore”; sempre per i bambini sarà possibile fare il giro in carrozza con il Cavallo, grazie al Carabiniere Antonio Felice socio onorario della associazione.
Oltre 200 i punti d’incontro in tutta Italia, nelle piazze e in prossimità di chiese e centri commerciali, dove i volontari distribuiranno materiale informativo sulla sindrome di Down e offriranno una tavoletta/messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) in cambio di un contributo per sostenere i progetti delle 80 associazioni che fanno capo al CoorDown.
Al centro della Giornata Nazionale 2010 c’è la scuola, con un obiettivo inderogabile: una vera inclusione scolastica degli alunni con sindrome di Down. Una scuola di qualità è un diritto e, da sempre, è in cima alla lista delle priorità del CoorDown. Il tema, quest’anno, è purtroppo ancor più di attualità a causa di decisioni politiche ed economiche che, invece di agevolare, penalizzano il percorso formativo degli alunni con sindrome di Down: la composizione di classi di 25-30 alunni, gli avvicendamenti e i ritardi nelle nomine degli insegnanti di sostegno, la mancanza di un tetto massimo di alunni con disabilità nella stessa classe, la consuetudine di accorpare gli alunni con disabilità con un unico insegnante di sostegno fuori della classe, l’utilizzo dell’insegnante di sostegno per supplenze.
La Giornata Nazionale vuole sensibilizzare l’opinione pubblica per creare una nuova cultura che superi i pregiudizi e luoghi comuni che ancora accompagnano le persone con sindrome di Down.
Oggi sono numerose le persone con sindrome di Down inserite attivamente nella società: persone che lavorano e che praticano, ad esempio, attività sportive a livello agonistico. E forse non tutti sanno che esistono anche, seppur con minor consuetudine, casi di persone con sdD che guidano la macchina, che si laureano, che vivono da soli o in coppia in piena autonomia.
Se la scuola è di qualità, anche il futuro è di qualità.