È aperto a Martina Franca, dal 19 dicembre 2021, il centro diurno ‘Santa Bibiana’ per malati di alzheimer, non autosufficienti o con demenza senile.
La struttura rientra nei servizi di Ambito Martina Franca/Crispiano, per cui possono usufruirne anche le famiglie crispianesi che vivono le difficolta’ relative ai familiari con questo problema.
Il nuovo centro sanitario è stato strutturato come un ambiente che ricorda una casa accogliente, questo per non creare traumi negli utenti e per farli sentire come a casa propria.
Le attività, che iniziano la mattina alle 09.00 e finiscono il pomeriggio alle 17.00 (dal lunedì al venerdì), mirano a far socializzare gli ospiti tra loro e a costruire un percorso di manualità che riabiliti mentalmente e fisicamente l’ospite, grazie ai molteplici laboratori e momenti conviviali.
Nel servizio sono comprese la mensa e la navetta, che prelevera’ l’ospite da casa, sia a Crispiano che a Martina Franca, per poi riaccompagnarlo al termine del soggiorno quotidiano.
Molte famiglie vivono la difficoltà di un loro congiunto difficile da gestire e questo centro viene in aiuto con operatori qualificati, facenti parte di un equipe (Direttore Amministrativo, direttore sanitario, medico specialista neurologo, coordinatore, educatori professionali OSS, psicologo, assistente sociale, infermiere professionale, fisioterapista).
Ogni settimana le famiglie saranno ospiti del centro, affinché possano vedere personalmente i lavori effettuati, le attività e, in particolar modo, dialoghino direttamente col personale.
Tra i servizi vi è l’accoglienza, le attività motorie, le attività di stimolazione e reattività cognitiva, le attività religiose, il servizio pasto, le terapie occupazionali, il servizio trasporto da e per l’abitazione, gli interventi di sostegno alla famiglia, etc…
In struttura vi sono anche lettini per l’eventuale riposo pomeridiano, una vera e propria cucina e un soggiorno per i momenti di relax. Non vi sono gradini, bensì pedane per facilitare salita e discesa.
Al momento si possono accettare non oltre i 30 pazienti, pertanto si invitano le famiglie a chiamare se interessate.
Si possono utilizzare i buoni conciliazione, sulla base dell’Isee familiare (50% quota Asl e 50% quota su base ISEE).