È allarme per la carenza di scorte di sangue per trasfusioni e interventi. La colpa è del Covid e della variante Omicron che, costringendo decine di migliaia di abruzzesi all’isolamento domiciliare, sta bloccando il sistema delle donazioni. A lanciare l’allarme, e il contestuale appello alla popolazione, è il Centro nazionale del sangue Cns, che coordina il sistema trasfusionale italiano per il ministero della Salute sotto l’Istituto superiore di sanità.
«In questi giorni si stanno registrando carenze di sangue in diverse regioni d’Italia», scrive il Cns, «non è una cosa insolita che nei primi mesi dell’anno, in coincidenza del picco di diffusione dell’influenza, si registrino carenze di sangue, ma in queste prime settimane la situazione è aggravata ancor più dalla nuova ondata pandemica che costringe donatori e in alcuni casi anche il personale addetto alla raccolta a sottostare a periodi di quarantena, o per aver contratto il virus o per aver avuto dei contatti con persone positive».
Il centro trasfusionale dell’ospedale di Martina Franca è aperto dalle ore 08.00 alle ore 11.00 dal lunedì al sabato.
Già dal primo lockdown, sono attive una serie di procedure che hanno lo scopo di garantire la sicurezza di tutti gli attori coinvolti, donatori di sangue in primis, ma anche il personale medico e infermieristico che lavora nei servizi trasfusionali e nelle unità di raccolta associative.
Donare il sangue è sicuro e in questi giorni è più utile che mai
Essere donatori significa farsi portavoce di uno stile di vita sano e corretto. Perciò è più che mai importante proteggersi e rispettare le semplici norme di igiene e distanziamento che tutti noi abbiamo imparato a conoscere. Il bisogno di emocomponenti non cessa mai e per questo invitiamo i donatori a compiere il proprio gesto con sollecitudine e chiunque non lo avesse ancora fatto a diventare donatore di sangue o plasma.