Doppia bocciatura per il Pug. Nella prima giornata di valutazione dissenso da cittadini e ordini professionali. I residenti di contrada San Paolo hanno diffuso una nota: “Manifestiamo il nostro totale dissenso in merito alla bozza del redigendo Pug e nello specifico per la parte che interessa la contrada San Paolo. Oggi ci viene presentata una bozza del nuovo Piano – continua la nota – senza aver svolto una preventiva fase di consultazione e ascolto della comunità. Non è mai stato organizzato un tavolo di confronto con i cittadini che era alquanto doveroso, alla luce dell’esistenza di un Piano Particolareggiato”. I residenti di San Paolo sottolineano come “nell’ultimo ventennio, le amministrazioni comunali che si sono susseguite non hanno mai realizzato le urbanizzazioni primarie e secondarie previste, venendo meno agli obblighi imposti dal Piano Particolareggiato ed impedendo, nei fatti, la realizzazione dei complessi edilizi a quanti volevano investire sul territorio. Ora – conclude la nota – ci viene proposta la cancellazione dell’intero Piano, portando i terreni da edificabili a zona agricola, dopo che, negli ultimi vent’anni, i cittadini, su questi terreni, hanno regolarmente pagato l’Imu oltre ad aver versato ingenti plusvalenze negli atti di trasferimento”.
Più dura la reazione dei tecnici, sottolineata dalle parole del presidente dell’Ordine degli architetti, Paolo Bruni: «Abbiamo preso atto che si è trattato di un semplice momento di notifica di un procedimento già in itinere e che l’incontro non può essere assolutamente annoverato in una definizione partecipativa, bensì in una normalissima fase interlocutoria ed informativa».
Nei giorni scorsi i tecnici si erano già incontrati per discutere sull’argomento.
Tra le prime reazioni anche quella del vice-presidente del Collegio dei geometri, Francesco Guarini: «Se i redattori del Pug avessero organizzato incontri con i tecnici del territorio forse oggi avremmo una bozza di Piano della Città».