Calerà questa sera, 22 agosto, il sipario sulla XIV edizione del Festival del Cabaret. L’ultima serata della kermesse comica organizzata dall’associazione culturale “Sirio” nell’atrio del Palazzo ducale di Martina Franca, sarà dedicata, come di consueto alle premiazioni del concorso. Il palio c’è il primo premio assoluto ed il premio della critica, che la giuria presieduta dal giornalista TG1 Attilio Romita dovrà assegnare ai sei concorrenti che saranno presenti alla finalissima. Davvero di qualità la scelta dei comici emergenti che si stanno alternando sul palco: un dato questo che apre spiragli positivi sulle nuove leve della comicità, che proprio a Martina Franca, già negli anni scorsi hanno trovato il giusto trampolino di lancio per fare carriera. Ma la serata conclusiva sarà anche densa di ospiti importanti. Su tutti spicca la presenza di Dario Vergassola, che ritirerà dalle mani del sindaco Franco Palazzo il premio “Città di Martina Franca”. La scelta di premiare Vergassola è facilmente comprensibile, considerando che il comico ligure rappresenta un vero punto di riferimento per il cabaret italiano ed un vero maestro di satira e di ironia. L’altro attesissimo ospite di giornata sarà Maurizio Lastrico, il “Dante” di Zelig, attore completo impostosi non solo attraverso il cabaret, ma anche con il teatro classico. Torneranno sul palco gli ospiti fissi di questa 14esima edizione del Festival. La strabiliante mago comico Tino Fimiani, che ha letteralmente conquistato il pubblico nelle sue prime due apparizioni; il napoletano Peppe Iodice, travolgente con i suoi monologhi legati all’attualità sociale e politica; la “Rimbamband”, che sta proponendo in anteprima al pubblico di Martina spezzoni del loro nuovo spettacolo teatrale; il duo targato “Zelig”, Nuzzo e Di Diase, degni rappresentanti di una comicità fortemente costruita sulle tecniche della commedia dell’arte; e il tarantino Fabiano Marti, con le sue parabole legate all’uso delal ingua italiana. Ad orchestrare il tutto ci saranno Serena Garitta e Mauro Pulpito che hanno confermato di essere davvero un coppia di conduttori affiatata e giusta per tirare le fila di una kermesse davvero densa di contenuti.
Sarà, invece, la famosa ambientalista indiana Vandana Shiva, venuta in Italia appositamente per il Festival dei Sensi, a chiudere la seconda edizione della raffinata manifestazione culturale della Valle d’Itria. La scienziata, considerata la più autorevole teorica dell’ecologia sociale, è nota in tutto il mondo per il suo carisma e per la chiarezza delle sue posizioni in tema di globalizzazione, ogm, biodiversità, colture intensive, desertificazione, e di ciò che lei chiama “la democrazia della terra”. Alla Masseria Montereale di Cisternino (ore 24) guiderà una riflessione sul tema “Acqua e vita”: “L’acqua ha sempre rappresentato un elemento fondante nel benessere (prosperità ricchezza) materiale e culturale di tutte le civiltà: la sua crisi è la più pervasiva e al tempo stesso la più invisibile dimensione della devastazione ecologica del pianeta. Ho visto di persona la mia terra, che era ricca di acqua, inaridirsi: dietro alla scarsità di acqua c’è sempre una storia di avidità, di tecnologie senza scrupoli, di sfruttamento della natura. Più di qualsiasi altra risorsa, l’acqua deve restare un bene pubblico e necessita di una gestione collettiva. La democrazia dell’acqua è fondamentale al fine di garantirne il diritto a tutti i cittadini.”
Il tema degli sprechi alimentari sarà invece al centro della riflessione di Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e fondatore del “Last Minute Market”, progetto interdisciplinare nato nel 1998 e ora spin off dell’Ateneo bolognese, finalizzato al recupero degli alimenti rimasti invenduti. In Italia viene buttata una quantità di cibo sufficiente a sfamare tre quarti della popolazione. Segrè illustrerà le cifre di un mal costume che comporta un notevole costo per la comunità e avanzerà proposte concrete per cambiare rotta. “Gli sprechi vengono spesso visti a senso unico, guardando solo attraverso la lente etica. Ma non è dando ai poveri gli avanzi dei ricchi che si può pensare di risolvere squilibri sociali che vanno affrontati con altri strumenti. Lo spreco alimentare è innanzitutto il fallimento del mercato, la negazione della logica dell’ efficienza senza la quale l’impatto dell’esistenza umana è destinato a diventare insostenibile.” L’appuntamento è alle ore 22 a Locorotondo, al Centro Agrario Basile Caramia.
Ieri intanto si è aperta la ressegna “La Ghironda”. Un’anteprima che ha permesso al pubblico presente, giunto a Ceglie Messapica da ogni parte della Puglia, di apprezzare la bravura di Billy Cobham e della sua band.
Nelle quasi due ore di concerto, il grande performer, insieme a Jean-Marie Ecay alle chitarre, Cristophe Cravero alle tastiere e al violino, Fifi Chayeb (basso), Camelia Ben Naceur (tastiere) e Junior Gill (steel pan), ha spaziato negli infiniti universi timbrici e armonici della ritmica.
Ritmo, colore, energia: sono stati questi gli elementi che hanno permeato l’intero concerto di Billy Cobham e sono questi gli stessi elementi che contraddistinguono il progetto culturale della Ghironda che dal 1995 anni promuove attraverso la musica una cultura di rispetto e conoscenza per la diversità, contro ogni discriminazione.