Il progetto preliminare del tratto 172, dalla quarta corsia dell’Orimini al tratto San Paolo-Martina al Martina-Locorotondo, sarà esaminato dal consiglio di amministrazione dell’Anas. Entro il 15 settembre sarà poi indetta la conferenza di servizi per il completamento delle procedure fra gli enti del territorio, al fine di arrivare alla fase di cantierizzazione dell’opera da 56,8 milioni di euro complessivi. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi nella sede del consiglio regionale qualche giorno fa, fra l’assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, i sindaci dei territori interessati dalla statale 172 (fra questi Franco Palazzo) il consigliere regionale Donato Pentassuglia e il capo compartimento Anas, Marzi. “Sono soddisfatto perché dopo le nostre battaglie il progetto va finalmente al vaglio del consiglio di amministrazione Anas” afferma palazzo “ma devo ribadire che sono molto meno soddisfatto per la parte economica. Bisogna reperire i fondi e al momento, come dice l’assessore Amati, senza sblocco dei fondi Fas il progetto non è finanziato per niente. Dunque, continuiamo senz’altro le procedure e dell’accelerazione data negli ultimi mesi ringrazio l’anas, il consigliere Pentassuglia, l’assessore regionale, il lavoro svolto si è notato e siamo a una fase avanzata della progettazione; ma bisogna attivarsi concretamente perché al momento giusto l’opera sia finanziata. attualmente non lo è”. Pentassuglia rammenta dal canto suo, proprio il lavoro svolto, in modo concreto, lavoro che ha portato ad un appuntamento importante come l’approdo al consiglio di amministrazione Anas. “Poi bisognerà fare tempestivamente la conferenza di servizi, per uscirne altrettanto tempestivamente” e anche Pentassuglia, come del resto l’assessore Amati, evidenziano che senza sblocco dei fondi Fas non ci sono fondi al momento per questa opera. “Potrei fare il comizio ma non lo farò” ha dichiarato Amati, “tanto tutti conoscete la situazione dei Fas”.
L’ammodernamento del tratto di SS 172 diventa, oggi più che mai, di grande urgenza non solo perché rappresenterebbe una importante infrastruttura, con tutti i vantaggi che ne risulterebbero, ma anche perché porterebbe ad un miglioramento sotto il profilo della sicurezza stradale.
Nelle ultime settimane il tratto Martina-San Paolo ha visto il suo asfalto bagnarsi di sangue troppe volte. Ultimo in ordine di tempo solo qualche giorno fa in uno scontro tra un’auto e una moto.