A quasi dieci giorni dal nubifragio che ha colpito il Foggiano si contano ancora i danni e molte aziende agricole e zootecniche non hanno ancora potuto riprendere a pieno il ciclo produttivo. Alcuni vivai sono andati completamente distrutti e prima di riprendere la produzione ci vorranno mesi, se non anni. Questo ci dà ancora di più la dimensione del grave danno che le imprese hanno subito dall’alluvione che si è abbattuta tra la notte e le prime ore del mattino del 19 luglio.
Confagricoltura Puglia, dunque, chiede un forte intervento da parte della Regione Puglia e di tutte le componenti politiche.
“Oggi – sottolinea Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia – le istituzioni e in primis la Regione Puglia e tutte le forze politiche regionali e nazionali non possono distrarre la loro attenzione dalla provincia di Foggia, terra dove si concentra una sostanziale parte della produzione agricola nazionale. In questo momento il Foggiano ha bisogno di ripartire per il bene dell’intero Paese e questo è possibile solo se gli imprenditori agricoli non saranno lasciati soli ad affrontare questo disastro naturale da milioni e milioni di euro”. Per Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia, “in questa delicata fase di ripartenza – dice – l’agricoltura in Capitanata rappresenta il pilastro su cui fondare la possibile ripresa economica. Per questo è importante che le aziende colpite ricevano risposte rapide ed efficaci. Sarebbe questo, al di là della situazione contingente, il vero segnale di attenzione e consapevolezza della centralità del mondo agricolo come settore strategico. Un segnale che gli imprenditori attendono con ansia per ridare nuovo slancio agli investimenti”.