Un quadro di Domenico Carella che, secondo un’ attendibile tradizione orale, raffigura l’Arciprete Isidoro Chirulli, ritorna a Martina e fa parte del patrimonio artistico della città. A trecento anni dalla nascita di Domenico Carella (1721 – 1813) e a duecentocinquanta anni dalla morte di Isidoro Chirulli (1683- 1771) la tela, rintracciata grazie agli studiosi Angelo e Piero Marinó, sarà esposta nella Sala Consiliare del Palazzo Ducale.
Fu lo scomparso e stimato tecnico di Martina, Isidoro Chirulli (1912-1993), discendente dell’illustre Arciprete e suo omonimo, a mettere sulle tracce dell’opera lo studioso Angelo Marinò che si stava occupando, con una ricerca storica, dell’Arciprete Chirulli, ideatore della Basilica di San Martino e autore dell’”Istoria Cronologica della Franca Martina”. Trasferitosi a Pisa, in qualità di Preside, Angelo Marinò ha affidato a suo fratello Piero la ricerca del proprietario, avv. Antonio Marzano di san Pietro Vernotico, detentore del quadro. La tela attribuita a Domenico Carella è stata restaurata, dopo la donazione, dal Comune di Martina Franca.
Alla manifestazione, organizzata dall’ Assessorato alle Attività Culturali, saranno presenti il Sindaco Franco Ancona, l’ assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi, monsignor Francesco Semeraro, gli studiosi Angelo e Piero Marinó e l’ avvocato Antonio Marzano, donatore dell’ opera. L’ appuntamento é fissato per domenica 25 luglio alle ore 18.30 in Sala Consiliare a Palazzo Ducale. Ai presenti sarà donato un quaderno stampato per l’ occasione.
Il quadro fa parte della mostra “Carella Prinxit. Il sacro e il profano nella pittura di Domenico Carella” allestita nelle sale del Piano Nobile di Palazzo Ducale visitabile fino al 20 agosto.
“Isidoro Chirulli ritrovato è un progetto sostenuto dall’Amministrazione comunale che costituisce ad arricchire non solo il patrimonio artistico della nostra città ma anche il dibattito storiografico poiché sicuramente stimolerà un confronto e una discussione fra storici e studiosi a 250 anni dalla scomparsa dell’Arciprete che ideò e realizzò l’attuale Basilica di san Martino ”, dichiara l’Assessore Scialpi.