Roma – Facebook costituisce un ricco parco di utenti da spammare ma è un’azione che può costare caro. Lo ha imparato a suo spese un cittadino canadese, Adam Guerbuez, colpito da una multa senza precedenti per un’azione di spam che ha preso di mira proprio gli utenti del celebre social network.
In particolare, raccontano le cronache, Guerbuez avrebbe utilizzato account rubati su Facebook per accedere al portale e da quegli account sparare enormi quantità di messaggi privati agli utenti del network nei mesi di marzo e aprile di quest’anno.
Ad aggravare la posizione dell’uomo anche il fatto che i contenuti dello spam erano “sessualmente espliciti”: oltre a promuovere sostanze illegali, contenevano gli onnipresenti annunci per pillole contro l’impotenza e dintorni.
Guerbuez, che non potrà mai più accedere a Facebook senza violare l’ordinanza del magistrato, ha così messo nei guai la sua società, la Atlantis Blue Capital: sebbene sia improbabile che questa e lui stesso paghino una multa così sostanziosa, per Facebook, secondo un portavoce, è una vittoria che lancia un chiaro segnale a chi volesse abusare del network.
Fonte: Punto Informatico.it