È accaduto ieri, nella mattinata di venerdi 2 luglio, un uomo residente in piazza d’Angiò accusa un malore, difficoltà respiratorie, parte la chiamata al 118, la distanza dall’ospedale al luogo dell’intervento è abbastanza breve, forse neppure un chilometro.
Ma quel tratto di strada, così come tutta la città, è bloccato dal traffico e il servizio 118 prevede l’arrivo dei mezzi di soccorso dalla città di Taranto.
I sanitari fanno prima che possono, ma transitare in slalom tra le giostre e il traffico non è troppo agevole.
Il paziente trasportato all’ospedale di Taranto perderà la vita subito dopo per un arresto respiratorio. Tra passaggi stradali bloccati e vie di fuga semi-inesistenti, i tempi dei soccorsi sono stati necessariamente troppo lunghi, costretti da un traffico veicolare completamente in tilt in questi giorni.
Oggi nuovamente si pone sotto accusa la scelta di bloccare logisticamente una città per oltre una settimana, quando invece si potrebbero utilizzare spazi extraurbani per l’installazione di un Luna Park troppo grande per essere contenuto in pieno centro città.
Intanto giunge una precisazione dall’ufficio stampa del sindaco a nome del comando di polizia municipale, che riportiamo di seguito integralmente:
“Le condoglianze più sentite alla famiglia. E una precisazione sull’organizzazione del servizio di sicurezza in questi giorni di festa patronale. Con ordinanza del 14 giugno scorso si era stabilito che i tratti stradali interessati dalla festa patronale, fra cui quello specifico di piazza D’Angiò, sono chiusi al traffico per il montaggio dello spettacolo viaggiante e devono essere utilizzati per transito ed esodo dei mezzi di soccorso, nel periodo fra il 30 giugno e il 6 luglio. L’ordinanza è stata notificata, fra gli altri, al dirigente dell’ospedale di Martina Franca ed al 118 di Taranto per quanto attiene il servizio di emergenza e di pronto soccorso. E data la particolare situazione di flusso di persone per i tre giorni della festa, il Comune ha aggiunto i mezzi volontari della Croce Rossa e della Misericordia ai mezzi istituzionali del 118 e del servizio sanitario nazionale. Se non vi è comportamento scorretto da parte di qualche utente della strada, le vie di fuga sono libere ed usufruibili. Tutto ciò ai fini della completezza di informazione; non dà naturalmente la certezza che la situazione potesse evolversi diversamente e resta una grande amarezza in chi ha compiuto un lavoro perché la festa potesse svolgersi nel migliore dei modi. Ciò che è importante più di ogni altra cosa, in questa vicenda, è comunque il dolore di una famiglia alla quale ci si sente accomunati”.
Ottavio Cristofaro