MARTINA FRANCA – Il titolare dell’azienda Serveco, Pietro Chirulli, nelle scorse ore ha sottoscritto a palazzo ducale il contratto, ai sensi della gara risalente ad alcune settimane fa, per la bonifica di 24 zone dell’agro martinese. La Serveco è appaltatrice dei lavori di raccolta e smaltimento di rifiuti inerti e pericolosi, importo contrattuale di 74.880 euro, secondo il programma dei lavori predisposto dall’ufficio comunale ambiente diretto dal dirigente Giuliano Dompietro.
I lavori inizieranno mercoledì 7 luglio e dovranno completarsi in 60 giorni. Nei mesi scorsi era già stato realizzato un analogo lavoro, in altre zone dell’agro, per un importo di circa 66 mila euro, sempre a cura della Serveco.
Va ricordato che nonostante la bonifica di quelle zone, e nonostante tale bonifica fosse segnalata anche da cartelli riportanti le sanzioni a carico dei contravventori, si sono verificati episodi di scarico illegale di rifiuti, anche pericolosi. A questo proposito è di metà giugno una ordinanza del sindaco che rimarca ulteriormente gli obblighi di smaltimento, nel caso specifico l’ordinanza riguarda lo scarico di pneumatici, con le pesanti sanzioni previste dalla legge nei confronti di chi contravviene alla norma.
Il sindaco Franco Palazzo si appella una volta ancora al senso di responsabilità dei cittadini e ribadisce che “con questa ulteriore spesa di circa 75 mila euro l’amministrazione comunale si impegna a rendere l’agro un po’più pulito, dopo che è stato sporcato da gente incivile e che opera nell’illegalità. si devono conferire i rifiuti secondo la legge e soprattutto secondo un senso di convivenza civile, senza deturpare l’ambiente che è di tutti. oltretutto è uno sfregio, e lo è ancora di più in periodi economicamente critici come quello attuale, che l’amministrazione pubblica debba spendere somme così alte, ma che si rende necessario impiegare solo perché qualcuno ha deciso di sporcare il nostro territorio. E chiunque, cittadino, noti episodi di inciviltà ce li segnali, per
favore, darebbe una mano all’intera comunità”.