Ogni mese in Italia spariscono circa 1600 persone: di circa un terzo non si hanno più notizie.
Cinquecento persone circa, un numero impressionante che potrebbe essere ridotto grazie ai “cani molecolari”, più precisamente cani addestrati al Mantrailing, il cui apporto per ritrovare dispersi e scomparsi è fondamentale.
Questi vengono impiegati nella ricerca delle persone scomparse e disperse dalle Unità Cinofile di Ricerca e Soccorso (U.C.R.S.) Mantrailing: il cane così addestrato cerca una persona precisa, seguendo le sole molecole odorose (effluvio) rilasciate a terra dall’individuo da cercare.
A Sava, in provincia di Taranto, si trova uno dei due Enti pugliesi – l’altro è a Bari – di addestramento cinotecnico al Mantrailing Operativo Cinofilia da Soccorso CSEN: l’associazione ODV ANTA Sava, Ente di Protezione Civile. Sono gli unici due enti esistenti nel Meridione. La disciplina del Mantrailing Operativo, infatti, è molto diffusa nel resto d’Italia e in Europa, ma non ancora nel Sud d’Italia.
Intendono colmare questo gap proprio Francesco Spagnolo, presidente dell’ODV ANTA Sava, e Michele Accetta, responsabile Unità cinofile Federazione Misericordie di Puglia, su Modugno, entrambi in possesso del titolo di Istruttori Nazionali Mantrailing Operativo CSEN.
«In diverse regioni del Meridione –annuncia Francesco Spagnolo – stiamo già formando unità cinofile da ricerca e soccorso mantrailing, in modo da far conseguire i necessari brevetti, previo esame abilitante per poter operare».
Il cane non deve appartenere ad una razza particolare, può essere anche un meticcio che mostra una naturale predisposizione al lavoro da traccia.
«Un cane da mantrailing – spiega infatti Francesco Spagnolo – riesce a seguire l’odorotipo di una specifica persona anche se l’ambiente interessato è stato inquinato da altri individui umani o animali; per questo può essere utilizzato in zone rurali e impervie, così come in luoghi altamente affollati come centri commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti e città altamente antropizzate».
Come input olfattivo all’animale viene fatto annusare un testimone di odore della persona da ricercare: indumento, scarpe, calze, chiavi, etc; memorizzerà così le caratteristiche composite dell’odore del ricercato e sarà in grado di identificare il soggetto da cercare seguendone la scia/traccia odorosa sparsa sul terreno.
«Così se la persona è salita su un’autovettura – continua il presidente di ANTA Sava Onlus – il cane si fermerà nel punto in cui l’individuo è salito su quella autovettura, per esempio: questa è una capacità molto utile anche nell’ambito delle indagini di polizia giudiziaria. Un fattore tra i più importanti per il buon esito delle operazioni di ricerca, è fare intervenire questa tipologia di unità cinofile nelle prime 24/72 ore dalla scomparsa dell’individuo».
In questo caso l’unità cinofila specializzata in Mantrailing potrà non ritrovare la persona dispersa/scomparsa, ma di certo fornirà indicazioni fondamentali per il ritrovamento della stessa facendo “correggere il tiro” alle indagini degli organi inquirenti.