Ultima tappa per la Pensée du Dehors – Lo Stradone

Ultima tappa per la Pensée du Dehors

Giunge a conclusione la rassegna la Pensée du Dehors – Valle d’Itria Arte Contemporanea, che ci ha accompagnato, a partire da marzo, attraverso quattro suggestive location della Valle d’Itria e differenti linguaggi artistici. Sabato 26 giugno, l’Associazione Culturale ENTROPIE presenta l’ultimo appuntamento della rassegna a cura di Roberto Lacarbonara e Luca Arnaudo, in quella che è la sua “casa” ormai, l’antica niviera scavata nella roccia nel cuore del centro storico di Locorotondo: la Galleria Morelli. Questa ospiterà un lavoro site specific degli artisti pugliesi Michele Giangrande e Giuseppe Teofilo, nuovamente in Puglia dopo la grande affermazione presso il Museo Pino Pascali nel 2009.
L’installazione “Marea nera – Jolly Roger and The Seven Seas” proposta da Michele Giangrande condurrà il visitatore al centro di un ecosistema infetto, di uno spazio attraversato dagli spettri di una condizione sociale, culturale e storica estremamente esposta alla minaccia della propria implosione. Saranno energie artificiali ad agitare le sette Jolly Roger (le tradizionali bandiere dei pirati americani e europei raffiguranti due tibie incrociate sovrastate da un cranio bianco su sfondo nero), che solcano lo spazio vuoto della galleria, scosse da sette ventilatori che rappresentano idealmente i sette mari, la mappa oceanica del pianeta. A governare il funzionamento del microcosmo di Giangrande, le stesse incomprensibili leggi che governano la contemporaneità. Le energie impure del petrolio o del carbone, prodotte dalla gigante supremazia di pochi, alimentano il passaggio oscuro dei pirati odierni, di coloro cioè che saccheggiano e depauperano lo spazio d’esistenza comune. L’operazione fa riferimento alle emergenze ambientali planetarie, con un’evidente citazione del disastro ecologico nel Golfo del Messico, ma anche dei numerosi casi di inquinamento che investono l’area pugliese tra lo Ionio e l’Adriatico. La simbologia del teschio, affine a quella del tossico, del potenzialmente nocivo, rischia così di soggiogare gli oceani incontaminati e tutte le distese della purezza, ivi comprese quelle della libertà di viaggiare, per mari, lungo le traiettorie “naturali” e mutevoli dei venti.
Nei luoghi della contaminazione di Giangrande, per effetto di una medesima immersione nella purezza arcaica dei luoghi della mostra si imbatte Giuseppe Teofilo. Un intervento esterno, prossimo all’ingresso dell’antica neviera: una Pietra Miliare che riporta incisa la distanza in passi che separa la dimora dell’artista dal preciso punto in cui è esposta la sua opera. Un cippo iscritto, posto sul ciglio stradale, che scandisce la distanza di un percorso soggettivo, teso tra due punti della storia di un uomo.
Ineludibile il riferimento alla vicina Appia antica che, percorrendo la stessa Polignano a Mare (città dell’artista) collega l’Apulia alla Capitale, ovvero ai luoghi eminenti della Storia e della Cultura di cui l’uomo dice le tappe, le traiettorie, la misura.
La rassegna dunque si chiude, con questa quinta e ultima esposizione, nel segno di un divenire illogico, fuorviante, del percorso con cui l’arte segna il territorio spaziale e mentale dell’uomo contemporaneo. Due intenzioni, due differenti percorsi: quello dalla propria storia verso il proprio addivenire di uomo e di artista, dal Sé ad un luogo di alterazione, di evoluzione e di differimento di Teofilo, la cui opera e il cui pensiero divengono pietre miliari, punti di riferimento o di svolta di un processo storico e individuale; e quello, con il rischio dello smarrimento globale, nell’inestricabile realtà di Giangrande, pirata egli stesso di una libertà da decostruire, mordacemente.
“Con questa rassegna” spiega Luca Arnaudo, “insieme agli artisti, anche noi abbiamo giocato, molto seriamente, e lo stesso spero abbiano fatto i visitatori. Insieme ci siamo sporti da un parapetto, abbiamo guardato (questo sì) fuori. Quel parapetto, penso, è propriamente l’arte con la sua rara capacità di mettere in crisi il nostro soggetto stabilito, questionandolo”.
In occasione del vernissage, che si terrà sabato 26 giugno alle ore 20,00, verrà presentato il Catalogo della Rassegna alla presenza degli artisti. Entropie curerà la degustazione food&wine.

MICHELE GIANGRANDE / GIUSEPPE TEOFILO
#5 – LA PENSEE DU DEHORS
Dal 26 giugno al 31 luglio 2010
GALLERIA MORELLI
Via Morelli 1 – LOCOROTONDO

Vernissage Sabato 26 giugno 2010, ore 20.00

orari di apertura: mar-dom 18.30-21.30
info: 340 6682402 / info@entropiearte.it / www.entropiearte.it