Sarà una Pasqua blindata, con tutta Italia in zona rossa. Ma le regole sugli spostamenti saranno differenti rispetto a quelle in vigore in questi giorni perchè il governo ha concesso alcune deroghe, come avvenuto per le festività di Natale.
Coprifuoco
Rimane in vigore in tutte le regioni il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. In questa fascia oraria ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute o urgenza da giustificare con l’autocertificazione.
Visite a parenti e amici
Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno spostarsi verso un’altra abitazione privata all’interno della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro, che sono esclusi dal conteggio.
Andare a messa
E’ possibile recarsi a messa giustificando lo spostamento con l’autocertificazione. E’ preferibile scegliere una chiesa vicino alla propria residenza.
Bar e ristoranti
I bar e i ristoranti rimarranno chiusi per le festività pasquali. Sono consentiti l’asporto fino alle 22 (fino alle 18 per i bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze, ed è consentita la consegna a domicilio senza limitazioni di orario.
Sport
L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti. E’ consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.