Anche l’America latina è approdata a casa di LilitBooks. E’ arrivata l’ora della Colombia con l’opera di Leòn Sierra Uribe, docente di Letteratura e Cinema Urbano presso l’Università Pontificia Bolivariana. Dopo Longo Issiya, scrittore nativo del Congo residente in Italia da molti anni, Zinev Saaid, scrittrice nata a M’rirt in Marocco, Raffaele Previtali, scrittore della Svizzera italiana, Reto Helfenberger, fotografo della Svizzera-tedesca, ecco la raccolta di racconti di Leons Sierra Uribe. vincitore di diversi premi letterari. La traduzione è stata eseguita da Matteo Gentile. Copertina di Andrea Romagnuolo.
Ventiquattro racconti di calcio, amore e follia. C’è una Colombia che non ti aspetti in queste piccole grandi storie dove il “pallone” è il filo conduttore, il pretesto, la passione che unisce una umanità variegata e sognante. E’ come fare un viaggio che va ben oltre le apparenze. Attraverso le voci degli svariati personaggi e i loro stessi sguardi scopriamo una terra affascinante nella sua incredibile normalità. Il fotografo e il libraio, la donna delle pulizie e lo scrittore, il militare ferito nel corpo ma non nello spirito, ci raccontano storie di quotidiana umanità, in quella terra dove il tropico “accende lo spirito”. E nonostante le problematiche legate al narcotraffico, alla guerra e alla povertà endemica, che affiorano sullo sfondo di alcune delle storie, quello di Leon Serra è un affresco che profuma di una passione sconfinata. Quella per la vita.
Il libro è distribuito, su richiesta, nelle librerie dell’intero territorio nazionale, ed è presente sulle principali piattaforme di vendita online.
Lilit Books è un progetto di produzioni editoriali, di Pippo Bellone. Il libro in tutte le sue forme e funzioni è al centro del nostro interesse.
LilitBooks si rivolge a persone appassionate di scrittura che la usano come esercizio interiore. Che desiderano pubblicare anche in bassa tiratura ma secondo i canoni della grande editoria.
“Noi di Lilit siamo molto attenti alla cura della stampa – commenta l’editore -, alla qualità dei materiali da impiegare, all’impaginazione, all’editing fino al messaggio riportato in copertina. Siamo convinti che anche le produzioni di editoria minore, con le dovute differenze, possano contribuire a preservare la cultura del Bel Libro”.