Appuntamento con LegalItria in calendario per domani lunedì 15 marzo, on line a partire dalle 18.30.
Si parlerà di cosa è stato fatto in 25 anni di confisca di beni alla criminalità organizzata e se ne parlerà con
- Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia
- Paolo Lattanzio, membro della commissione suddetta
- il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli, con l’assessore alla legalità Roberta Affatato
- Enrico Quarello direttore politiche sociali e relazioni territoriali Coop Alleanza 3.0
- Rita Ghedini di presidente nazionale di Cooperare con Libera Terra
- Pietro Fragasso della cooperativa sociale Pietra di Scarto
- Modererà l’incontro Leonardo Palmisano, presidente della cooperativa Radici Future.
Secondo quanto riportato da “RimanDATI”, il primo report nazionale sullo stato della trasparenza dei beni confiscati alla criminalità organizzata nelle amministrazioni locali, su 1076 Comuni destinatari di beni immobili confiscati, ben 670 non pubblicano l’elenco sul loro sito internet. La ricerca, promossa da Libera in collaborazione con il Gruppo Abele e l’Università di Torino, riporta come il 62% dei Comuni sia inadempiente, la gran parte al Sud (isole comprese) dove ben 392 Comuni non pubblicano l’elenco.
Tra le regioni più virtuose c’è la Basilicata con il 67% dei Comuni che pubblicano l’elenco. In Puglia invece, su 98 Comuni che gestiscono beni confiscati alle mafie, solo 42 Comuni pubblicano correttamente l’elenco, a fronte di 56 poco trasparenti.
Di “25 anni di beni confiscati” si parlerà domani lunedì 15 marzo, negli incontri previsti dall’edizione 2021 di LegalItria, a partire dalle 18.30 sulla pagina Facebook di Radici Future Produzioni https://www.facebook.com/radicifuture, sul canale YouTube di Radici Future https://bit.ly/3jsELUo e su www.lieskill.eu.
Nel 25esimo anniversario della legge sui beni confiscati, si discuterà di come si può fare antimafia attraverso l’uso produttivo dei beni.