“Spero che non sia quello che appare: una maniera veloce per fare cassa”. A parlare è il consigliere regionale, Renato Perrini, che ha diffuso questa nota stampa.
Mi sono arrivate strane segnalazioni che richiedono un chiarimento da parte della Direzione generale della Asl di Taranto, che starebbe facendo pagare una penale per mancate disdette di prenotazioni per visite mediche risalenti al 2011… praticamente 10 anni fa! Vere e proprie ‘multe’ che arrivano anche a 300 euro. Proprio un bel regalo di Natale! Si tratta di visite mediche che i tarantini avrebbero prenotato ma non effettuato o almeno cos? risulta alla ASL, perché qualcuno mi conferma che quella visita medica, invece, l’ha fatta e grazie alla documentazione che si ritrova ancora in possesso riesce ad evitare la sanzione.
“E’ chiaro che una mancata disdetta incide sull’organizzazione del sistema sanitario regionale – magari si potrebbe inserire un’altra visita–, ma è pur vero che date le lunghe liste di attesa spesso e volentieri la data della prenotazione è molto lontana nel tempo e, quindi, potrebbero sorgere altri impegni improrogabili. Per ovviare a tutto questo il Policlinico di Bari fu, nel maggio del 2014, apripista di un servizio automatico di richiamata che consente ai cittadini di confermare o disdire qualche giorno prima la prenotazione. La Asl di Taranto questo servizio l’ha attivato nel marzo del 2018 e quindi sarebbe logico che la cosiddetta ‘multa’ venisse fatta pagare a chi conferma la prestazione qualche giorno prima e poi non si presenta, non a chi l’ha prenotata 10 anni fa e magari non ricorda neppure più se la visita medica è stata fatta o meno.
“In ogni caso chiedere, in questo momento di grave crisi, ai cittadini di pagare questo tipo di multe mi sembra davvero inopportuno. Per questo chiedo che oltre ai chiarimenti sulle procedure venga rivisto il periodo preso in considerazione, ‘multando’ le mancate disdette ma solo dopo l’introduzione del sistema di richiamata.