In moto per dire no alla mafia – Lo Stradone

In moto per dire no alla mafia

Era la notte tra l’otto ed il nove maggio del 1978, la voce di Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino, che attraverso “Radio Aut” gridava giustizia e denunciava il potere mafioso, fu barbaramente messa a tacere. L’8 e il 9 maggio scorso, i motociclisti siciliani e di tutta Italia si sono incontrati a Santa Venerina (CT) nel ricordo di Peppino Impastato e di tutti i giornalisti caduti per mano delle mafie.
Donne e Uomini coraggiosi che hanno creduto nella legalità contro l’oblio dell’indifferenza e che hanno dato la vita per la libera informazione: Cosimo Cristina, Mauro de Mauro, Giovanni Spampinato, Mario Francese, Giuseppe Fava, Giancarlo Siani, Mauro Ristagno, Bebbe Alfano, Maria Grazia Cutuli (nata proprio a Santa Venerina).
Per non dimenticare, per dimostrare la nostra voglia di libertà e per affermare i principi della legalità, un drappello di motociclisti martinesi (circa dieci equipaggi), anche quest’anno dopo aver già partecipato alla prima edizione di Moto=Libertà=Legalità nel 2009 a Capaci in occasione dell’anniversario della strage che causò la morte di Giovanni Falcone e la sua scorta, hanno raggiunto con le proprie moto Santa Venerina, alle pendici dell’Etna, per testimoniare la propria solidarietà a chi a perso la vita per il bene comune.
Anche in questa seconda edizione i motociclisti martinesi hanno ricevuto il sostegno morale dei ragazzi dell’associazione locale “Partiti a Parte” impegnati nel difendere i principi della legalità contro le mafie, e del comitato cittadino “Città e legalità” a cui fanno riferimento diverse associazioni con lo scopo di costituire un osservatorio sulla legalità nella nostra città di Martina Franca.