Che peccato. Sfuma di un soffio, o meglio di soli 7 secondi, il sogno di chiudere il discorso qualificazione al PalaWoytjla. Vince la squadra che ci ha creduto di più. Il Patti. Non basta al Martina aver ritrovato un super Brigo, non sono sufficienti le giuste intuizioni di Sottana e Ciampi in ottima forma per chiudere il discorso qualificazione. “L’ultimo episodio è l’esatta fotografia della partita”. Non è stato, secondo Montemurro, il tiro di Mori, negli ultimi scampoli di tempo a disposizione, l’episodio da recriminare per giustificare l’1-1 guadagnato dalla formazione di coach Sidoti. “Ho visto una squadra intestardita, che ha fatto cose sconsiderate, irrazionali. Dopo le belle prestazioni della fase ad orologio contro Potenza, Foggia, Catanzaro, ieri abbiamo visto una prova di incostanza, dove tutti hanno fatto il grave errore di ergersi ad eroi della gara. Sbagliatissimo. E abbiamo pagato così”. A differenza del Patti, più incisivo nelle penetrazioni e nell’ 1 contro 1, Il Martina spesso si è affidato a tiri lunghi e di poca consistenza, sbagliando troppo. “Tanti tiri che abbiamo fatto, non centravano nulla, erano scelte dettate dalla fretta. Il Patti era sempre pronto a ripartire e sfruttare il contropiede, e noi abbiamo subito la pressione avversaria, restando tremendamente statici.” C’è stato il momento in cui pero’, la Due Esse ha dato segnali positivi, recuperando nell’ultimo quarto lo svantaggio di – 10, grazie alla grinta finale di Brigo, uscito poi per 5 falli e Sottana. Ma non è bastato. “Si, è stato un segnale positivo, dal riposo lungo in poi. Non è bastato perché le partite come queste, che si risolvono poi con un episodio, vanno aggredite dall’ inizio. Abbiamo mancato troppi contropiedi che , probabilmente ci avrebbero dato più respiro e possibilità di finalizzare, cercando piuttosto soluzioni personali al limite. Nel momento in cui dovevamo però prendere più coraggio, siamo crollati, ripetendo errori su errori.” La bastonata di ieri, impone qualche riflessione e soprattutto un po’ di tempo per rimettere insieme le idee. L’appuntamento di domenica prossima, a Patti, che ritorna in possesso del suo palazzetto, non sarà un’impresa, di più. “Abbiamo un’altra possibilità, ma questa possibilità ce la dobbiamo giocare con il massimo sforzo, il massimo coraggio. Abbiamo il dovere di provarci. Con impegno e razocinio”.