Riportiamo di seguito una lettera giunta in redazione:
A margine di quanto accaduto nel corso di questi mesi, ritengo doveroso offrire un chiarimento sulle voci scatenatesi in merito alla gestione dei rapporti all’interno del Palazzetto dello Sport di Martina Franca.
In più occasioni, e spesso con scarso rispetto nei confronti del sottoscritto, è stato tirato in ballo il mio nome, sconfinando senza alcun ritegno in attacchi e offese di carattere personale. In questo periodo ho preferito continuare a svolgere il mio lavoro, evitando di fomentare ulteriormente il già teso clima che caratterizzava l’intera vicenda, scongiurando l’eventualità di agire di impulso e con scarso raziocino.
Già in passato e in diverse circostanze, le Società Sportive richiedenti di usufruire del PalaWojtyla, ignorando il Regolamento che disciplina tutte le attività in essere all’interno della Struttura e del quale il sottoscritto ne è garante, avevano sollevato perplessità sul rigore applicato nel rispetto delle norme vigenti. Ma in ognuno dei casi sollevati, la determinazione e il rigore palesato dalla vecchia Amministrazione aveva sempre salvaguardato la credibilità dello stesso Regolamento e, di riflesso, di chi ne esercitava le parti di garante, scongiurando il verificarsi di situazioni spesso imbarazzanti, quali l’inopportuno sconfinamento in competenze riservate esclusivamente alla figura del custode della Struttura.
Con l’avvento della nuova Amministrazione, i rappresentati che a partire dal proprio insediamento a Palazzo Ducale hanno curato i rapporti tra il Comune di Martina Franca e il Palazzetto dello Sport, hanno evidenziato maggiori difficoltà nel filtrare incomprensioni e malintesi tra le parti in causa, sfociando nelle polemiche che hanno caratterizzato il periodo immediatamente precedente all’inizio delle varie stagioni sportive.
In questo anno e mezzo la volontà di godere di ingiustificati privilegi è stata stranamente avallata dall’Amministrazione Comunale in carica, che differentemente dal passato, ha denigrato con il proprio atteggiamento quell’Istituzione rappresentata dal Regolamento, creando difficoltà per chi di professione ha il dovere di controllare l’osservanza di tali norme.
Il verificarsi di quanto appena descritto ha radici nella passata stagione sportiva, quando il problema era già emerso in maniera meno eclatante e con polemiche di gran lunga inferiori. Quindi, con l’avvicinarsi dei nuovi campionati, la situazione è sfociata sui maggiori Organi di Informazione locali. Nel clamore di questa estate, emergono dunque tutte le difficoltà di colori i quali, forti del proprio status di rappresentati dell’Amministrazione Comunale in carica, si sono sinora occupati della vicenda, che in un sol colpo ha ulteriormente scalfito la credibilità della Città di Martina Franca, messa già a dura prova dalle alterne vicende di carattere strettamente politico.
Al verificarsi delle ripetute trasgressioni operate, ho ritenuto perciò opportuno informare anche ufficialmente il Comune di Martina Franca di quanto stava accadendo, ricevendo nei fatti un atteggiamento di completa indifferenza.
Per quanto fin qui detto non posso che essere deluso e rammaricato, in considerazione anche dall’assordante silenzio palesato sin da subito dall’Amministrazione Comunale, che mai ha assunto una ben definita posizione alle ingiustificate accuse rivoltemi in questi mesi, e che non ha perciò evitato la difesa nei confronti della professionalità di un proprio dipendente, andando così a scalfire anche l’immagine della stessa Istituzione Comunale.
Per questo rivolgo l’auspicio che possa essere restituita credibilità al Regolamento che da sempre disciplina i comportamenti all’interno del Palazzetto dello Sport, salvaguardando anche la professionalità di chi opera in qualità di garante delle norme e restituendo, di conseguenza, un clima più sereno, e meno denso di continue invidie, che può solo agevolare i rapporti tra chi opera nell’interesse della collettività.
Angelo Muraglia, custode del Palazzetto dello Sport di Martina Franca.