“Goloso, romantico e sognatore”: il pizzaman da record si definisce così. A noi tutti, vedendo i suoi che brillano dinanzi ad una tipicità da assaggiare, viene voglia di aggiungere: curioso e creativo. Stefano Callegari guarda, annusa, assaggia e … la ricetta inizia a svilupparsi nella sua mente e le sue mani operose si mettono al lavoro!
Fatta questa premessa, è facile immaginare l’esperienza gusto olfattiva che si può gustare a Martina Franca, nel centro storico a pochi passi da Palazzo ducale.
Inaugurazione con il tutto esaurito e tanti appassionati che dai video conoscono Stefano Callegari e non hanno perso l’occasione per un autografo. Il taglio del nastro è avvenuto con la partecipazione di Bruno Maggi, assessore comunale allo Sviluppo Economico, per l’importanza che l’apertura di “Sforno” riveste anche in termini di promozione del territorio. Entrare nell’Olimpo delle pizze più buone italiane, infatti, proietta la valle d’Itria ai vertici anche per l’impasto più amato dagli italiani! La novità? E’ la pizza Martina Fritta con il capocollo croccante! Altro sfizio della Valle d’Itria sono i supplì di riso alla “Norba” e cioè melanzana, pomodoro e ricotta forte di Ceglie Messapica.
I SUOI RECORD – Stefano Callegari è il primo pizzaman in Italia ad aver ottenuto gli ambiti “tre spicchi” nella guida Gambero Rosso e ad oggi è fra i pochi con più di un ristorante 3 spicchi.
La pizza buona deve essere per tutti
Ed ecco perché, nella filosofia del buono da condividere, il costo delle pizze parte dalla più democratica a 5 euro fino alla pizza luxury da 50 euro. Pizza democratica, ma sempre al top, perché con 5 euro si può gustare la Marinara: con pomodoro San Marzano dop, pomodoro pelato bio “Masseria Dauna”, pacchetella del Piennolo del Vesuvio dop, aglio rosso di Sulmona, origano. Dedicata, invece, a chi vuole concedersi un lusso a tavola, magari da condividere con i classici sei spicchi, la più costosa è la pizza Bari – Mosca con cuore di burrata, selezionatissimo gambero rosso di Mazara del Vallo, riduzione di basilico, ed al centro il celebre caviale calvisius.
PICCOLO E’ BUONO – Quanti ospiti riuscite ad accomodare a tavola a casa vostra? Una trentina al massimo? Ebbene, questo è il numero anche per Stefano Callegari che a Noci, ed anche a Martina Franca, accoglierà comodamente max 35 persone.
Prima di coccolare i suoi ospiti a tavola, Callegari, ama prendersi cura in ogni passaggio dell’impasto di Sua Maestà la Pizza. Il suo concept prevede solo e solamente un impasto: unico ed eccezionale, in ogni suo passaggio fuori dall’ordinario.
Fresco ogni giorno, ecco l’altro “ingrediente” che affabula chi assaggia il menu di Stefano Callegari. Che significa? Tradotto in pratica, non utilizza mai una cucina centrale dalla quale poi vengono distribuiti i semi lavorati.
Ognuna delle sue tre sedi (Roma, Noci e Martina Franca) ha una sua cucina attrezzata e con personale addestrato e che cura ogni singolo dettaglio per il risultato finale: di eccellenza assoluta.