Sabato 4 luglio 2020- Basilica di San Martino
Saluto, con rinnovata stima, sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Filippo Santoro, l’occasione è propizia per ringraziarla per le parole e per i gesti che ha riservato a tutta la comunità jonica nei difficili mesi passati.
Eccellenza, la sua presenza onora l’intera Città.
Assume, oggi, un significato nuovo il nostro consueto ritrovarci in Basilica per rinnovare la devozione ai Santi Patroni Martino e Comasia.
Un incontro di fede e di ritrovata speranza che unisce tutta la comunità cittadina seppure solo in parte qui presente, nelle forme e nei numeri consentiti.
Saluto con affetto Don Peppino Montanaro che celebra quest’anno la sua prima festa patronale come Rettore della Basilica di San Martino.
Caro Don Peppino, la tua decisione di devolvere alle famiglie più povere il contributo dell’Amministrazione solitamente destinato all’allestimento della festa è per noi testimonianza viva dell’esempio del nostro Patrono, il cui gesto di carità e accoglienza oggi evochiamo.
Ringrazio per la loro presenza i sacerdoti della Città, i Consiglieri comunali e la Giunta, le autorità civili, militari e le forze dell’ordine che nel periodo di chiusura totale sono state impegnate in un’intensa attività di controllo e di tutela dell’incolumità della popolazione.
Rivolgo un saluto ai cari concittadini che, anche quest’anno, ci accompagnano nel rito dell’offerta dei ceri ai Santi Patroni.
Saluto il Consigliere regionale, Donato Pentassuglia, persona sempre attenta alle esigenze del territorio e anello istituzionale fondamentale nel rapporto fra il nostro Comune e la Regione Puglia.
Sono felice di vedere tra i banchi Franco Punzi, Presidente della Fondazione Paolo Grassi. Nonostante le gravi difficoltà di questo periodo, grazie alla sua tenacia, inaugureremo il 14 luglio la 46esima edizione del Festival della Valle d’Itria, il grande appuntamento culturale che porta alto il nome della nostra Città nel mondo. Garantendo le collaborazioni con artisti e fornitori, riattivando i rapporti con le maestranze e il comparto turistico, il Festival svolge un ruolo economico di rilievo nel territorio della Città e dell’intera Puglia.
Eccellenza Reverendissima,
i primi mesi di questo 2020 sono stati, davvero, difficili per tutti.
L’emergenza sanitaria da Covid-19, che improvvisamente ci siamo trovati ad affrontare, ha cambiato radicalmente le nostre vite, costretti nell’isolamento abbiamo patito la mancanza degli affetti e degli incontri.
Lo smarrimento, da tutti vissuto in quei momenti, ci ha fatti riconoscere nelle parole pronunciate dal Santo Padre, in una Piazza San Pietro irrealisticamente vuota, quando ha detto che “la tempesta ha smascherato la nostra vulnerabilità e lasciato scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci ha dimostrato come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità.”
E proprio nella bellezza di riscoprirsi comunità che la nostra Città ha trovato la forza di andare avanti in questa difficile prova.
I martinesi hanno rispettato i precetti dei vari Decreti Ministeriali facendo si che in Città il contagio non si diffondesse in misura grave.
Rivolgo un pensiero ai concittadini che hanno lottato contro questo male invisibile, soprattutto a chi ha perso la vita, alle loro famiglie rinnovo l’abbraccio della Città.
Ringrazio i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che ha lavorato senza sosta per fornire l’assistenza necessaria a chi ha avuto bisogno di cure.
Vedo fra i banchi il dott. Malagnino, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Martina, che ringrazio per la costante presenza assicurata nel corso dellìemergenza.
Grazie alla collaborazione con il 16° Stormo, già dai primi di marzo, abbiamo messo in sicurezza il nostro Presidio Ospedaliero.
Contestualmente abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale che ha lavorato con le funzioni di supporto per coordinare l’emergenza.
Con i tecnici comunali, la Polizia Locale, i rappresentanti dell’ Asl, le forze dell’ordine, ciascuno per la propria competenza siamo stati impegnati nel monitoraggio del territorio e nel garantire alla cittadinanza: assistenza e servizi essenziali.
I volontari della protezione civile per 88 giorni, sono stati il braccio operativo dell’Amministrazione: hanno gestito la Sala Operativa attiva tutti i giorni; coordinato le attività di informazione; monitorato il territorio in ausilio alla Polizia Locale; controllato l’accesso ai mercati, al cimitero, alla posta; consegnato a domicilio i farmaci, i buoni spesa e i beni di prima necessità a chi ne aveva bisogno.
Sono queste alcune delle tante attività svolte dal SerMArtina, dalla Croce Rossa Italiana, dal Motoclub San Martino, dall’Associazione Nazionale dei Carabinieri, dall’ENPA a cui va il mio grazie e quello della Città tutta.
Nelle prossime settimane abbiamo in programma un evento per ringraziare i volontari e tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà in questi mesi.
Accanto alle Associazioni attivate dal Centro Operativo Comunale, tante altre organizzazioni e cittadini singoli, hanno manifestato il proprio spirito solidale con diverse donazioni. Abbiamo avuto così modo di riscoprire l’orgoglio di una comunità che, unendo gli sforzi, reagisce per affrontare una sfida inattesa e inedita.
A partire dai nostri imprenditori.
32.000 mascherine sono state distribuite nella primissima fase dell’emergenza a tutte le famiglie martinesi. Le aziende del tessile, ritardando il collocamento in cassa integrazione delle loro maestranze, hanno confezionato gratuitamente mascherine per fornire un primo presidio protettivo alla cittadinanza in un momento in cui il Paese Italia aveva difficoltà a reperire i dispositivi di sicurezza.
Grazie!
Proprio ieri, in occasione dell’esposizione delle Statue dei Santi Patroni, Don Pepino ha voluto consegnare alle Caritas operanti nelle varie parrocchie cittadine l’Attestato “il Mantello di San Martino” proprio come riconoscimento del grande servizio svolto per dare aiuto concreto alle famiglie bisognose della Città, nel corso dell’emergenza.
Riconoscimento dato anche all’Assessorato comunale per le Politiche Sociali per il proficuo lavoro messo in campo a favore dei più deboli.
Già prima che il Governo stanziasse le somme a sostegno delle famiglie, il Consiglio comunale ha destinato una somma pari a 500 mila euro per aiutare le famiglie in difficoltà. E con grande tempestività il personale dei Servizi Sociali, che ringrazio per il lavoro svolto, ha assicurato in pochi giorni a 943 famiglie cittadine la possibilità di fare la spesa e affrontare i bisogni primari.
Sono seguite misure di sostegno ai fitti. Tutto mentre abbiamo continuato ad assicurare le attività nei centri diurni per minori, anziani e disabili, degli sportelli antiviolenza e per gli immigrati.
Nella nostra azione di Governo della città, abbiamo pensato alle imprese e per mezzo di queste agli operai che vi lavorano per assicurarsi un esistenza libera e dignitosa ed un futuro sereno.
Priorità che abbiamo ritrovato nelle sue parole, Eccellenza, quando ci ha detto che: “Se l’uomo è al centro del nostro progetto avremo un futuro degno.”
In linea con le disposizioni nazionali, le imprese sono state esentate dal pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico. Il Consiglio comunale, inoltre, ha modificato il regolamento per l’allestimento di bar e ristoranti all’aperto snellendo le pratiche dei rinnovi autorizzativi e ha azzerato la Tassa sui rifiuti alle aziende per il periodo in cui sono state chiuse.
Si tratta di atti amministrativi che mirano a dare respiro alle imprese e ai cittadini contribuenti in un periodo particolarmente difficile.
Non ha avuto pausa il confronto con tutti i rami del tessuto economico martinese.
Abbiamo messo in contatto le nostre eccellenze del tessile con i rappresentanti della Regione Puglia, del Parlamento e del Governo.
Ai rappresentanti Istituzionali le nostre aziende hanno chiesto un impegno per ridurre il costo del lavoro. Una richiesta giusta che le imprese hanno avanzato con la certezza di poter ripartire grazie alla qualità dei loro prodotti completamente Made in Italy e alla loro sana passione che li ha visti crescere in questi anni in cui, non lesinando gli sforzi, sono diventati un’eccellenza nazionale.
Sforzi che in questa settimana sono stati coronati dal successo di vedere riconosciuta a Martina Franca la funzione di capofila nella costituzione dell’Istituto Tecnico Superiore in Scienze e Tecnologie della Moda. Un’alta formazione specialistica che rafforzerà la tradizionale eccellenza della Città nella produzione della moda.
Non è mancato il confronto con tutti i commercianti: dai titolari di ristoranti, bar alle strutture ricettive alberghiere e extra – alberghiere che hanno chiesto, attraverso l’Osservatorio permanente, di investire nella valorizzazione e promozione del territorio. Territorio che ben si presta ad accogliere chiunque voglia trascorrere in sicurezza un periodo di vacanza o di lavoro.
Con i titolari dei supermercati che, con tenacia hanno continuato a servire la Comunità durante la fase peggiore della pandemia, abbiamo condiviso la scelta di tenere d’ora innanzi le attività chiuse nella giornata della domenica. Ciò al fine di consentire ai dipendenti e ai consumatori di dedicare maggiore tempo alla famiglia e alla cura fisica e spirituale della persona. Volontà condivisa anche dalle associazioni dei consumatori.
Mai dimentichiamo nella nostra azione l’attenzione per il mondo agricolo.
Stiamo sostenendo concretamente la volontà dei nostri allevatori di potenziare l’allevamento del cavallo murgese e di ottenerne il riconoscimento giuridico della loro storica associazione, per dare dignità all’impegno profuso in tanti anni.
A tal proposito il Prefetto di Taranto, che ho incontrato nei giorni scorsi, mi ha garantito particolare attenzione.
Continua il lavoro iniziato a gennaio per gli Stati Generali dell’Economia, complesso ma entusiasmante cammino di studio e partecipazione intrapreso insieme all’Università del Salento, nella persona del Magnifico Rettore, prof. Fabio Pollice e dei ricercatori della Facoltà di Economia, a cui va il mio ringraziamento. Un patto tra Istituzioni, a disposizione di Martina Franca, della Valle d’Itria e dell’intero sistema produttivo, con l’obiettivo di scattare una fotografia reale e scientifica della situazione attuale e dare vita a un Piano di Sviluppo Economico, che diventerà Patrimonio Collettivo da sfruttare nel lungo e nel breve periodo e da utilizzare per orientare le scelte che il Consiglio comunale, nell’ormai prossimo futuro, dovrà fare in materia di Pianificazione Urbanistica Generale.
Un grazie anche al contributo di decine di martinesi volenterosi che stanno mettendo a disposizione competenza e tempo partecipando ai Tavoli di Lavoro.
Un confronto continuo, insomma, che ha l’obiettivo di riuscire a prendere decisioni equilibrate e ragionate e di responsabilizzare, tutti gli attori della Comunità, a partire dalle Istituzioni che, anche grazie al supporto degli strumenti telematici, non hanno mai fermato il proprio lavoro, e per questo li ringrazio.
La Giunta, il Consiglio e gli Uffici comunali hanno lavorato mettendo in campo diverse azioni nei diversi settori.
Ancor prima che giungessero le disposizioni ministeriali che imponevano, per ragioni di sicurezza, di collocare i dipendenti in modalità di lavoro agile, la macchina comunale era già organizzata per garantire da remoto tutti i servizi ai cittadini e per far si che ciascun dipendente fosse nelle condizioni di lavorare da casa come se fosse in ufficio.
Un risultato non improvvisato, ma che viene fuori da un percorso di innovazione e digitalizzazione che da tre anni portiamo avanti e che rende, orgogliosamente, il nostro Comune tra i più virtuosi del meridione per questi processi su cui si gioca il futuro di una Pubblica Amministrazione che vuole essere al passo con i bisogni dei sui cittadini.
Azioni che garantiscono innanzitutto trasparenza all’operato dell’Amministrazione e rendono sempre più semplice il dialogo tra i cittadini e gli Uffici.
L’utilizzo degli strumenti digitali ci ha consentito anche di concludere in modalità telematica la gara per l’affidamento dei lavori di Piazza Mario Pagano, opera importante che, oltre alla realizzazione di parcheggi coperti e scoperti, prevede un’area pedonale e la sistemazione del verde. Il Centro Storico potrà contare su un ulteriore nuovo parcheggio; la Chiesa di San Francesco d’Assisi di un sagrato e una piazza riqualificata e l’intero quartiere a ridosso del Votano di un nuovo collegamento con la Città.
Com’è possibile notare passeggiando per Martina, sono ripresi i lavori dei diversi cantieri interrotti a causa della chiusura totale.
Continuiamo a fare investimenti e a guardare al futuro. Abbiamo firmato il contratto per il collettamento della rete dell’acquedotto pugliese verso san Paolo, che ha bisogno di un intervento di potenziamento della rete idrica, e deliberato l’accordo quadro per la manutenzione della Città che ci consentirà di intervenire tempestivamente per risolvere le criticità stradali. E’ notizia recente l’assegnazione di 35 milioni di euro di finanziamento per la circonvallazione, arteria fondamentale di attraversamento della città ed essenziale per la mobilità fra i quartieri. Il Comune sta concertando con l’ANAS il tracciato più utile per procedere alla progettazione definitiva e alla cantierizzazione.
Autorità, cari concittadini,
dobbiamo essere tutti responsabili e coesi in questo momento perché i gravi danni prodotti dalla pandemia mostrano la fragilità del sistema in cui viviamo e la necessità di una forte unità per il rilancio del Paese. Temiamo che la crisi che è economica e sociale possa tradursi in conseguenze gravi sul piano della vita civile e democratica a cui cerchiamo di educare i nostri ragazzi.
Insieme alla ripresa economica, la scuola è un terreno di impegno per noi molto importante. Qualche giorno dopo il lockdown, le nostre scuole si sono immediatamente dotate di strumenti per la Didattica a distanza. L’adeguamento a queste modalità è stato progressivo viste le oggettive difficoltà iniziali, quali la debolezza del segnale di connessione soprattutto per i residenti nell’agro.
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore i dirigenti scolastici per il pronto adeguamento dei piani formativi e per il costante collegamento con i genitori. Un pensiero grato ai tanti e valenti docenti che si sono resi disponibili con entusiasmo e generosità per queste modalità di lavoro e alle famiglie che, premurose del futuro dei propri figli, hanno svolto un importante “ruolo didattico”.
Voglio dare atto di un lavoro invisibile che ha visti impegnati gli assessorati e gli uffici in un tavolo di confronto per supportare la didattica a distanza. Le scuole hanno dimostrato una forte reattività e noi, come Comune, abbiamo destinato risorse per assicurare la connessione a chi ne fosse ancora sprovvisto integrando i fondi ministeriali per le scuole.
Siamo consapevoli che la didattica a distanza è priva dei vantaggi umani, relazionali ed emotivi della frequenza in classe: le conseguenze più rilevanti potrebbero ricadere sugli allievi più piccoli. Gli investimenti educativi che avvengono nei primi anni di vita sono quelli con un ritorno più alto e hanno un impatto duraturo nel tempo. È certamente auspicabile che i bambini possano tornare a interagire tra loro e con gli insegnanti non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, perché le dinamiche di socializzazione e apprendimento che si sviluppano nel contesto scolastico sono insostituibili.
Cari concittadini,
ora, più che mai, diventa importante non vanificare i risultati ottenuti grazie all’isolamento e seguire tutte le indicazioni che ci vengono ancora raccomandate Ciascuno di noi ha la responsabilità di impedire che il virus riprenda quota e lo dico ora che constatiamo, già da qualche settimana, l’azzeramento dei positivi a Martina Franca: il divieto di assembramento e la distanza sono l’arma che abbiamo per sconfiggere definitivamente il virus.
Grande contributo alla consapevolezza dei pericoli che purtroppo, in questa fase, ancora corriamo ci viene dalla prudenza con cui la Chiesa sta indirizzando i fedeli alla partecipazione delle cerimonie liturgiche, anche grazie al supporto di tanti laici che si mettono a disposizione delle comunità parrocchiali.
La stessa sobrietà con cui celebriamo questa festa è segno di responsabilità e rispetto per la salute di noi tutti e fa da contraltare ai messaggi fuorvianti di chi spinge all’abbandono di ogni prudenza.
Dopo le restrizioni patite con le misure anticovid i cittadini hanno ripreso a frequentare la Città e le sue piazze. Destano preoccupazione gli assembramenti che si sono registrati in modo particolare nel nostro centro storico dove sono stati denunciati episodi di inciviltà in danno delle persone, soprattutto anziane, e dei nostri monumenti. Tutti noi, istituzioni, forze dell’ordine e cittadini dobbiamo isolare e contrastare questi episodi.
Abbiamo il dovere di curare lo scrigno di bellezza del centro storico, luogo dell’identità dei martinesi, una casa comune che dobbiamo custodire rispettando i diritti di tutti a partire dai cittadini che lo abitano, dai turisti che lo frequentano, dalla comunità tutta.
Eccellenza Reverendissima, il nostro ultimo incontro risale a poco prima dell’inizio di questo periodo che difficilmente dimenticheremo.
Il 28 febbraio davamo insieme il via in Sala Consiliare al Manifesto Verde di Martina Franca, il percorso di partecipazione avviato con le scuole, le imprese, le associazioni, le parrocchie, i movimenti di azione cattolica, gli scout per interrogarci sulle abitudini della vita quotidiana divenute ormai inconciliabili con la salute del nostro Pineta. Da questo, dalla sfida ambientale per noi così importante dobbiamo ripartire adottando stili di vita più sostenibili.
Con questi pensieri termino, vi ringrazio per l’accoglienza e per l’ascolto e rinnovo l’augurio di una buona festa agli ospiti e ai cari concittadini.
Vogliamo vivere la festa Patronale, appuntamento tanto atteso da tutta la Città, come momento di gioia all’insegna dell’essenzialità seguendo il messaggio chiaro che il Santo di Tours ci consegna: l’attenzione alle povertà.
Il popolo martinese, nella sua secolare devozione, ha sempre riconosciuto a San Martino l’aiuto e la protezione sulla Città nei momenti più difficili. Anche oggi, di fronte alle sfide nuove che ci riguardano, Egli non farà mancare la sua benedizione su Martina e sui martinesi.
Buona festa.