Riportiamo integralmente di seguito un documento che porta la firma di Confindustria.
Nel maggio 2008, gli imprenditori edili della Delegazione di Martina Franca aderenti alla Sezione Costruttori ANCE di Confindustria Taranto, nell’ambito di un’azione associativa tesa ad affrontare le questioni relative al futuro della città, hanno elaborato e consegnato all’Amministrazione un apposito documento con l’obiettivo di evidenziare l’assoluta necessità per Martina Franca di avviare le procedure previste per la redazione del PUG.
L’ANCE di Taranto, nello svolgere il proprio ruolo di promozione del sistema imprenditoriale edile nei processi di trasformazione urbana e di ammodernamento infrastrutturale, intende unirsi alle iniziative della Delegazione di Martina Franca per porre nuovamente all’attenzione dell’Amministrazione lo stato di estrema difficoltà in cui versa il territorio e con esso il locale sistema delle costruzioni.
Ad oggi, infatti, continua a pesare l’assenza di un quadro regolativo certo in grado di orientare i processi di trasformazione del territorio e garantire un’adeguata armatura infrastrutturale a sostegno delle attività produttive.
A tale situazione, fortemente penalizzante un sistema territoriale dalle indubbie potenzialità competitive, si aggiunge il protrarsi di una stasi amministrativa che condiziona gli iter autorizzativi, ritardando, fino a bloccare del tutto, cantieri e programmi di investimento delle imprese.
Le iniziative per la trasformazione del territorio e la riqualificazione urbana, dipendono sempre più dalla capacità di proposizione del governo locale e dalla funzionalità della macchina amministrativa chiamata a dare certezze, trasparenza e celerità agli operatori economici.
Tutto questo continua a mancare, ed anzi si è costretti con amarezza a constatare come opportunità quali quelle dei PIRP, programmi complessi di rigenerazione urbana nei quali promuovere la collaborazione pubblico-privato per riqualificare e rivitalizzare la città, vedano ancora una volta Martina Franca assente ed incapace di candidare una propria proposta progettuale.
L’Amministrazione, dunque, è chiamata in questa fase a porre in essere decise azioni per risolvere i problemi qui evidenziati ed a riprendere, con vigore, il cammino del confronto con le rappresentanze economiche per la costruzione partecipata di programmi e strumenti di intervento per lo sviluppo del territorio.
A distanza di alcuni mesi dal documento della Delegazione prima citato, a fronte di una situazione di crisi nel frattempo aggravatasi, si rende ormai improcrastinabile agire per determinare, con i necessari atti amministrativi, l’avvio del percorso per l’adozione di una moderna strumentazione urbanistica in grado di adeguare il governo del territorio alle mutate esigenze di sviluppo urbano, sociale ed economico della città di Martina Franca.
Per la competitività del territorio, occorre quanto prima superare la logica degli interventi frammentati a vantaggio di una capacità di progettazione integrata, che affronti da più punti di vista e sviluppi in maniera unitaria i temi legati al recupero urbano, all’infrastrutturazione ed alla rete dei servizi, al sistema della mobilità delle persone e delle merci, alla promozione delle attività imprenditoriali, agli interventi a finalità sociale.
In questa direzione, sarebbe pertanto auspicabile procedere, entro il corrente anno, all’adozione di apposito atto deliberativo nella forma di “Atto d’Indirizzo”, secondo le prescrizioni di cui al DRAG – Indirizzi, criteri ed orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto dei Piani Urbanistici Generali (PUG), approvato con Delibera di Giunta Regionale n.1328 del 3 agosto 2007 e pubblicato sul BURP 120/2007.
Tale atto deliberativo, come prescritto, oltre a delineare obiettivi e dotazione strumentale per la redazione del PUG, dovrebbe esplicitare un apposito programma partecipativo e concertativo, attraverso il quale garantire una effettiva partecipazione delle rappresentanze economiche, sociali, tecniche,nonché dell’intera comunità, al processo di formazione del DPP prima e del PUG poi.
Ad avviso di questa Associazione, l’atto di indirizzo, avvio del procedimento per il PUG, non potrà che fondarsi su una chiara volontà di inclusione e coinvolgimento dei soggetti portatori di interessi.
Dunque, occorrerà predisporre un provvedimento che dia avvio non ad un mero processo amministrativo per la produzione di atti unilaterali di pianificazione, ma ad un percorso condiviso che, nella collaborazione tra pubblico e privato, possa vedere l’impresa di costruzioni nel ruolo attivo di promotore di interventi significativi per il recupero, la riqualificazione ed il rinnovamento urbano della città di Martina Franca.
Al fine di non indugiare oltre, l’Amministrazione comunale di Martina Franca, per un principio di continuità dell’azione amministrativa, potrebbe altresì valutare e recuperare gli elementi positivi di analoga Delibera adottata nel 2006, riattualizzandone impostazioni e contenuti alla luce delle prescrizioni introdotte con il citato documento regionale di indirizzi per la redazione dei PUG.
Inoltre, questa Associazione attende un deciso sforzo dell’Amministrazione nella direzione di una più solida ed efficiente strutturazione organizzativa dei settori tecnici preposti ai procedimenti autorizzativi, al fine di ripristinare quelle ottimali condizioni di funzionamento indispensabili per garantire equilibrati e celeri processi di trasformazione urbana.
Solo attraverso un concreto impegno dell’Amministrazione, accompagnato dai conseguenti atti deliberativi, potremo superare una stasi negativa che sta danneggiando da tempo il nostro territorio ed una filiera, quella delle costruzioni, che sarà chiamata nel prossimo futuro a dare un importante contributo sul fronte della rigenerazione urbana e della modernizzazione infrastrutturale del territorio di Martina Franca.
CONFINDUSTRIA TARANTO
DELEGAZIONE DI MARTINA FRANCA
CONFINDUSTRIA TARANTO
SEZIONE INDUSTRIALI COSTRUTTORI EDILI ED AFFINI
ANCE TARANTO