Non si spegne la polemica sulla gaffe di Berlusconi. Anzi al caso «abbronzato» si aggiunge quello della telefonata che si è fatta attendere fino alla serata. La chiamata in questione è quella del neopresidente americano Obama a Berlusconi.
«È una cosa ridicola – ha replicato il premier a chi gli poneva la questione – Sono certamente il più grande amico degli Stati Uniti in Europa».
«Con Obama -ha detto Berlusconi a Bruxelles- ci siamo sentiti al telefono quando sono stato a Washington per il Columbia Day, e sono stato ricevuto con tutti gli onori». In questi due giorni, ha chiarito, «non l’ho sentito perchè ero impegnato a Mosca e poi sono stato 3 ore in viaggio». Dunque, ha aggiunto, «è ridicolo: prima mi si dà dell’amerikano con la K e ora mi si rimprovera di non aver telefonato a Obama».
Berlusconi risponde a tono anche sulla gaffe: quell’Obama «abbronzato» era «un complimento, una carineria». Poi rilancia: «Potevo dire anche che era alto. Ma non l’ho detto perchè sia Vladimir Putin che Medvedev non sono altissimi, sono alti come me». Pensavamo che ci fossero tanti imbecilli in circolazione, quello che non immaginavamo è che fossero così imbecilli da autodichiararsi». Ormai lanciatissimo prosegue senza freni: «Avete presente la canzone Abbronzatissima? Noi facciamo di tutto per essere belli e abbronzati. Lui è anche bello e abbronzato, ma cosa volete di più».
La voglia di fare dell’ironia non si esaurisce qui. In una telefonata al capogruppo dei senatori del Pdl Gasparri, avrebbe esordito scherzando: «caro Maurizio devi aspettare un attimo che mi sti facendo una lampada».
ha invece avuto uno sca,bio di battute sferzanti con un giornalista americano che nel corso della conferenza stampa a Bruxelles gli ha chiesto se ha intenzione di chiedere scusa a Obama. «Anche tu – ha risposto il premier – vedo che ti sei messo nella lista di quelli che ho detto ieri». Berlusconi aveva chiamato «imbecilli» i fautori della polemica. Ma «è una cosa offensiva», ha replicato il giornalista. E il premier: «Per favore…Ma chiedi piuttosto scusa tu all’Italia».
Ironizza sulla sinistra che «non ha niente da fare» ed «è affascinata» da Obama, lo considera «il messia».