Taranto – «Molti comuni, nel Tarantino, non riescono a evadere nei tempi previsti i servizi UMA, vale a dire quelli inerenti all’assegnazione di carburante agricolo agli Utenti Macchine Agricole. Troppi sindaci continuano a sottovalutare la gravità di una situazione che arreca disagi pesanti alle imprese agricole».
È Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), a denunciare uno stato di cose che sembra progressivamente peggiorare a causa delle difficoltà delle Amministrazioni Comunali.
«Si tratta di una situazione spesso determinata dalla cosiddetta quota 100”, ha aggiunto Vito Rubino, direttore provinciale CIA Due Mari – In pratica sta accadendo che molti dipendenti comunali, tra quelli che fino a qualche tempo fa si sono occupati dei servizi UMA, sono andati, o stanno andando, in pensione senza essere sostituiti nelle loro funzioni. I libretti sono bloccati negli uffici e nessuno provvede».
CIA Agricoltori Italiani della Puglia, anche con la sua declinazione provinciale per l’area di Taranto e Brindisi, da tempo sta offrendo ai comuni la propria collaborazione per risolvere il problema, ma sono molti i Comuni che restano immobili, non prendono provvedimenti rispetto al disservizio e, in questo modo, arrecano un disagio piuttosto pesante alle imprese agricole che vogliono lavorare e non hanno certo bisogno di ulteriori ritardi burocratici.
«Da questo punto di vista il nuovo anno è cominciato davvero male – hanno spiegato De Padova e Rubino – È trascorso oltre un mese dall’inizio del 2020 e i libretti, lo vogliamo ribadire, sono ancora bloccati negli uffici. Chiediamo a tutti i Comuni di compiere una celere verifica rispetto allo stato di assolvimento dei loro doveri rispetto al servizio UMA. Confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare, come sempre, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole per dare immediata risposta alle loro istanze».