Il gioco degli scacchi inserito nell’ambito della programmazione scolastica si pone l’obiettivo di sviluppare concretamente i concetti teorico-pratici elementari per portare gli allievi ad una conoscenza abbastanza completa dei fondamenti non solo teorici del gioco ma, soprattutto, quello di offrire ai piccoli studenti uno strumento piacevole ed impegnativo, che favorisca lo sviluppo del pensiero formale, la fiducia nei propri mezzi, il rispetto delle opinioni degli interlocutori, l’accettazione del confronto. I bambini della scuola Marconi, evidentemente, sono andati aldilà di questi lodevoli obiettivi, e si sono imposti nella gara provinciale di scacchi che si è svolta nei giorni
scorsi, sotto l’egida della Federscacchi italiana, presso l’I.I.S.S. Mediterraneo di Leporano (Ta). La scuola Marconi ha partecipato con tre squadre, due maschili ed una femminile. La squadra Marconi 1, composta da Andrea Picoco, Alberto Lacarbonara, Francesco Bello, Michele Ponte e Gianvito D’
oria, si è classificata al primo posto nella propria categoria, dopo aver disputato cinque turni di gioco. Al secondo posto nella categoria femminile si è classificata la squadra composta da Chiara Di Bartolo, Gloria Aquaro, Milena Abbracciavento, Simona Colucci, Emma Demitri e Valeria Salamina. Entrambe le due squadre si sono così classificate per la fase regionale che si svolgerà il
10 aprile a Barletta. A rappresentare il Marconi c’era anche un’altra squadra, composta da Montanaro Gianpiero, Garrisi Alessandro, Garrisi Matteo e Ammendola Domenico, che ha comunque ben figurato, pur non qualificandosi alla fase successiva. Soddisfazione da parte delle insegnanti Colucci, D’Arcangelo e Montanaro che hanno seguito il progetto, e dell’istruttore Francesco Zito che ha saputo trasferire nei bambini le finalità principali dell’iniziativa, dal miglioramento delle capacità individuali, alla formazione del carattere, alla formazione della coscienza sociale. Tutti temi che stanno molto a cuore all’intero corpo docente ed alla dirigente scolastica Anna Maria Leo, che ha accolto con entusiasmo il progetto già dalla sua nascita, aldilà dell’esito sportivo.