“La realtà che vivono le persone diversamente abili aiuta ad entrare veramente nel paradigma dell’educazione alla vita ed alla fede, mai disgiunte l’una dall’altra”. Lo ha detto don Guido Benzi, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei, aprendo i lavori del Convegno su catechesi e disabilità dal tema: “I disabili di fronte alla sfida educativa. L’impegno tradizionale della Chiesa e le questioni attuali”. In questo “paradigma”, ha proseguito il direttore dell’Ucn, “nel quale ritroviamo tutta la dimensione cristiana dell’incarnazione, il limite, l’insufficienza, la semplicità, il bisogno dell’altro”, i disabili “diventano un autentico luogo educativo, perché mostrano come nessuno sia sufficiente a se stesso ed in tal senso aprono una via inequivocabilmente umana di trascendenza”. “Il cammino di testimonianza di tanti fratelli e sorelle disabili nella comunità cristiana – ha spiegato don Benzi – non è allora solo un cammino educativo ma è anche un cammino che educa le comunità stesse: proprio per la presenza di fratelli e di sorelle disabili esse prendono sempre più coscienza del dono dell’ascolto reciproco e del Signore e si aprono così con più larghezza alla voce del Vangelo, alla sequela di Cristo, ai doni dello Spirito Santo, all’abbraccio del Dio della Misericordia e della Speranza”.