Le dimissioni di Piero Lacarbonara da Presidente del Martina Calcio – Lo Stradone

Le dimissioni di Piero Lacarbonara da Presidente del Martina Calcio

Piero Lacarbonara

Questa è una dichiarazione che sinceramente non avrei mai voluto fare, perché chi mi conosce sa che per me il Martina è la cosa più importante, ovviamente dopo la famiglia. Ho fatto tanti sacrifici per questa società però, oggi, sono qui a rassegnare le mie dimissioni da presidente.

Faccio questo in un momento che ritengo opportuno e prima di adesso non ho comunicato a nessuno questa scelta. Lo faccio pubblicamente perché penso che sia il momento di capire se, realmente, questa città vuole la squadra di calcio o meno. Penso che in tre anni e mezzo abbiamo costruito una società modello che ha sempre pagato tutti, tra mille difficoltà. Il sottoscritto ci ha messo tanto del suo ma anche i miei amici, compagni di questo viaggio. Penso che oggi serva un presidente diverso, un presidente che abbia la possibilità economica di portare avanti questa squadra, verso gli obiettivi che la piazza pretende. Perché a Martina lo vediamo, è così, pretendono la vittoria del campionato. Io oggi non sono più in grado di sostenere questo obiettivo.

Non più di un mese fa ho presentato e sono riuscito a portare all’interno della società il Gruppo Distante, una famiglia seria, a cui mi sento di chiedere scusa perché forse questo può sembrare un tradimento, ma così non è. Io faccio questa scelta solo ed esclusivamente perché voglio tutelare anche loro che sono entrati nella società per garantire il cinquanta percento del budget, affinché si vinca il campionato e si progettino i campionati futuri. Il resto del budget lo dovrebbe garantire la città che in questo momento mi ha letteralmente lasciato solo. Non ho più sponsor, non ho nessuno che vuole sostenermi, e quindi io come presidente, che mi reputo una persona seria, che quando prende un impegno lo porta a termine, è giusto che faccia questo passo.

Sono convinto che il Sindaco, che è l’unica persona a cui avevo comunicato questa scelta, debba in questo momento trovare la soluzione migliore perché c’è una grossa squadra, un buon gruppo che secondo me con pochi ritocchi può fare un campionato di vertice e giocarsela fino all’ultima giornata. Però adesso è arrivato il momento di capire chi ha voglia di fare calcio, se ci si tiene davvero a questa squadra e non posso essere più io questa persona. È una scelta che ho preso in questa settimana perché questo mese per me è stato difficile portare avanti gli impegni che, comunque, porterò fino in fondo e mi sono reso conto, nel momento di difficoltà, che tutta la città mi ha girato le spalle. Non so se a me personalmente o forse più nei confronti del calcio in genere però penso che questa società abbia dimostrato la massima trasparenza e che si può, con altre persone ovviamente, garantire un futuro perché il budget per sostenerla è giusto, non abbiamo fatto un calcio da spendaccioni, abbiamo costruito una squadra buona e pesando ogni centesimo, abbiamo uno staff di ragazzi che lavora attorno alla squadra e lo fa gratis – e questa è una cosa che forse molte società non hanno – ed io li ringrazio pubblicamente, come ringrazio anche i calciatori.

La partita di oggi ha dimostrato che noi abbiamo in campo dei veri uomini che tra mille difficoltà hanno lottato fino all’ultimo secondo. Poi una partita può andare male, può esserci l’episodio, però ringrazio dal capitano a tutti gli altri ragazzi ed ovviamente mi dispiace non aver comunicato a loro questa scelta, forse perché sono troppo affezionato a loro e non sono una persona che molla facilmente. Ripeto se ho preso questa decisione è perché Martina mi ha dimostrato che forse la gente mi apprezza come presidente perché sono un tifoso ma molto probabilmente gli imprenditori non mi vedono come la figura giusta da appoggiare.

In questa settimana penso che sia importante, e faccio un appello nuovamente al Sindaco, affinché si sentano tutti gli imprenditori per proseguire il progetto, ripeto con poco e con una figura diversa da me perché io non ho velleità di essere presidente, non ho la pretesa di esserlo. Il Martina non è in vendita ma lo regalerò a chiunque potrà, insieme alla famiglia Distante, dare un futuro a questa società nonostante il sottoscritto ci abbia rimesso tanti soldi. So che è una cosa difficile però lo faccio nuovamente per questa società, perché ci tengo.