Anche sul nostro territorio il bisogno di festeggiare la giornata internazionale della donna durante tutto il mese di marzo si è imposto ed è entrato nel senso comune diffuso.
Quest’anno, ancora una volta, associazioni, gruppi di donne, organizzazioni di diverso orientamento politico e culturale si apprestano a svolgere conferenze, incontri, su diversi argomenti, che, in un qualche modo, intersecano la vita quotidiana delle donne.
C’è un aspetto, però, che nel corso del tempo e nella quantità indiscriminata degli interventi si è andato via via dissolvendo, aspetto che rimane in ogni caso e comunque costitutivo del significato della Giornata: l’impegno contro la discriminazione sessuale e l’affermazione del principio di parità tra uomini e donne, come principio fondamentale, che deve segnare l’organizzazione economica, politica e sociale, in tutte le sue articolazioni.
La grave crisi economica e sociale compromette seriamente la politica delle pari opportunità e gli effetti della recessione si fanno sentire maggiormente sulle donne.
Meno lavoro, meno servizi, meno potere per le donne ormai declinano la qualità del nostro tempo e se non si pone argine a questo infinito smottamento,si perderà l’occasione di usare la crisi per introdurre quei cambiamenti essenziali ad avviare l’inversione di tendenza.
La parità di genere è un presupposto ineludibile per rilanciare la crescita sostenibile, l’occupazione, la competitività e la coesione sociale.
Per questo sentiamo forte il dovere di denunciare la deriva sul nostro territorio dell’apparato produttivo, del sistema amministrativo locale, dell’organizzazione politica, disgregata e disorientata, incapace di indicare prospettive di recupero.
Gravi sono le ripercussioni di tale situazione sulla qualità della vita delle donne, rassegnate per la perdita del lavoro, che difficilmente potranno ritrovare, ricacciate in case, in condizione di maggiore povertà e dipendenza ad offrire il solito lavoro non remunerato di assistenza alle persone non autosufficienti, allontanate dalla vita sociale e dai processi decisionali.
Sono i temi della discussione, organizzata dalla CGIL, che si svolgerà a Martina Franca , presso l’Auditorium Cappelli, il 7 marzo alle ore 17,00.
Interverranno Isabella Massafra, coordinatrice CGIL Martina; Filomena Principale, segretaria CGIL Taranto; Valeria Fedeli, vicesegretaria nazionale della Filctem CGIL.