Venerdì 22 novembre 2019 alle ore 17.30 a Palazzo Ducale – Sala degli Uccelli si tiene il secondo incontro della XXIV edizione 2019 dei Seminari di Autunno organizzati dall’Amministrazione comunale-Assessorato alle Attività culturali con il Laboratorio Poiesis e dedicati al dialogo fra diverse culture e civiltà.
Il tema affrontato è quello del Mezzogiorno di Italia fra Mediterraneo ed Europa e si avvarrà dei contributi del sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, del Presidente dell’Assemblea provinciale del PD ionico Ludovico Vico, del Presidente del centro di cultura “ G.Lazzati” dell’Università Cattolica, Domenico Amalfitano, del direttore del Laboratorio “Poiesis”, Giuseppe Goffredo.
Le conclusioni sono affidate a Claudio De Vincenti, docente di Economia politica alla “ Sapienza”, già Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno nel governo Gentiloni.
L’incontro nasce dalla ricorrenza dei trenta anni della scomparsa improvvisa del senatore Vito Consoli, avvenuta il 12 novembre del 1989.
Il suo pensiero e la sua azione furono decisivi tra gli anni ‘70 e ‘90 per le grandi questioni sociali, industriali e morali quali la “Vertenza Taranto”, la lotta per la legalità e la “Questione morale”per il “ Caso Taranto”, l’impegno per la Pace.
Il senatore Vito Consoli, che da giovane militò nel Movimento socialista autonomo (MSA), fu dirigente del PCI, eletto senatore nel collegio senatoriale di Martina Franca nel 1983 per la IX legislatura e nel 1987 per X legislatura. Fu tra i più giovani senatori segretario della Presidenza del Senato retta da Francesco Cossiga e poi da Amintore Fanfani. Fece parte della Commissione parlamentare Industria, Commercio e Turismo e della Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro nelle aziende. Ispirò le prime intese politiche e programmatiche tra la Democrazia Cristiana rinnovata e il Partito Comunista Italiano, tra cui quella di Martina Franca ( 1987.1988).
Consigliere provinciale, fu consigliere comunale di Martina tra il 1985-1987 e nel 1987-1989.
I temi affrontati allora hanno lasciato traccia nel presente, malgrado la tendenza in questi anni a “nascondere” il Mezzogiorno di Italia con i suoi gravi problemi e le sue contraddizioni.
Per questo è impellente discutere ed interrogarsi oggi sulle soluzioni più opportune, mentre esplodono drammaticamente le contraddizioni dell’economia ionica legate essenzialmente alla produzione siderurgica con il destino incerto di migliaia di famiglie, con un’industria da riconvertire sul piano ecologico e della sicurezza, con il risanamento ambientale, con il diritto alla salute soprattutto da salvaguardare e con il Mediterraneo attraversato dai flussi migratori.
Atteso, pertanto, l’intervento conclusivo del professore Claudio De Vincenti, che conobbe Vito Consoli, perché nell’ottobre scorso all’Università di Napoli ha promosso un “Manifesto” che scommette su un nuovo Sud in una nuova Europa, con tantissime adesioni .
“Conserviamo le tracce belle della nostra storia civile e culturale non per fossilizzarla melanconicamente ma per attingere stimoli, azioni per il presente e il futuro del nostro territorio e del Sud “, afferma Antonio Scialpi Assessore alle Attività culturali che coordinerà il seminario.