Sulla questione dei disservizi al distretto sanitario interviene l’ABC di Ester – Lo Stradone

Sulla questione dei disservizi al distretto sanitario interviene l’ABC di Ester

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la lettera di una mamma che lamentava disservizi al distretto sanitario di Martina in Viale Europa. Una lettera finita anche sulla scrivania del Direttore Generale della Asl Domenico Colasanto, principale destinatario della segnalazione.
“La mia più che una denuncia vuole essere lo sfogo di una mamma che, dovendosi occupare della salute di sua figlia, cardiopatica congenita e più volte operata, deve scontrarsi e combattere con l’inefficienza ed il disservizio della nostra Asl”. Questo lo sfogo della signora che nella missiva descrive in maniera minuziosa una sua mattinata passata al distretto sanitario in attesa di un servizio che, secondo quanto riportato, non è arrivato.
”Qui al Distretto di Martina Franca vengono violati sistematicamente i sacrosanti diritti dei cittadini – tuonò la mamma, vittima del disservizio – perché certe situazioni si perpetuano ogni giorno e, francamente, ne sono letteralmente disgustata e come me tanta altra gente a cui è toccato convivere con la propria malattia o quella dei loro cari. Come cittadina sono arrabbiatissima! Come mamma sono amareggiata e stanca e non dovrei esserlo perché altrimenti chi darà coraggio, conforto e assistenza a mia figlia?”
A tale proposito interviene il Presidente dell’Associazione Bambini Cardiopatici di Ester di Martina Franca, Maria Palmitessa, che raggiunta telefonicamente ha sottolineato il suo impegno e quello dell’associazione per la situazione sopra descritta che vede coinvolta una famiglia impegnata anche all’interno della medesima associazione che si occupa proprio di cardiopatici.
“Dobbiamo impegnarci per limitare al massimo il disagio della gente già disagiata e migliorare il sistema burocratico sanitario. Siamo certi – ha continuato Palmitessa – che questo auspicato miglioramento avverrà perché muovendoci in tale direzione abbiamo riscontrato comunione di intenti da parte delle istituzioni preposte. In caso contrario – continua – il nostro compito sarà quello di denunciare ove questo non avvenga. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle questo tipo di disagio e sappiamo bene come questo possa essere sgradevole, anche per tali ragioni nasce la nostra associazione, per mettere insieme le voci di tanta gente che condivide le proprie esperienze e di queste ne può fare tesoro”.
Noi, da cronisti, continueremo a seguire la vicenda e a riportarne gli sviluppi, fiduciosi che ve ne saranno di positivi.

Ottavio Cristofaro