Cambio di guardia alla Cgil di Martina Franca. A due anni dalla partenza di Isabella Massafra, il sindacato di Maurizio Landini ha nominato Ferdinando Sorrenti come nuovo coordinatore della Camera del Lavoro Territoriale. Il passaggio di consegne è avvenuta alla presenza della segreteria provinciale e dei segretari delle categorie più rappresentative del territorio. Sorrenti, quarantuno anni, lavoratore di Teleperformance, già delegato eletto in fabbrica, avrà il compito di guidare il sindacato in un contesto e in un territorio completamente diverso da quello di dieci anni fa.
La sua nomina è stata accolta dalle parole della segretaria provinciale Eva Santoro: “Il ruolo di coordinatore della Camera del Lavoro di Martina Franca è un incarico di prestigio ma anche gravoso di responsabilità. Abbiamo preferito puntare su un lavoratore che potesse portare dentro la Camera del Lavoro A Martina Franca è possibile individuare un percorso comune e duraturo con l’Amministrazione Comunale”.
Anche Giordano Fumarola, segretario di Filctem Cgil, la categoria dei lavoratori delle confezioni: “Questa Camera del Lavoro ha prodotto dirigenti di tutti i livelli, da locale fino al nazionale. Questo vuol dire che in questi anni sono stati gettati semi che hanno poi germogliato. È tempo di raccogliere i frutti e seminare nuovamente”.
“Abbiamo l’ambizione di mantenere un presidio democratico in ogni paese della provincia, con la disponibilità delle compagne e dei compagni della Cgil, spiega Giovanni D’Arcangelo, segretario provinciale della Cgil, “Articolo uno dello statuto del nostro sindacato ci ricorda qual è il nostro ruolo nella società, in difesa degli ultimi, come presidio antifascista e antimafioso e contro ogni forma di discriminazione. Il nostro ruolo è sempre più attuale, soprattutto nei territori. Un presidio contro chi pensa che ci siano alcuni che abbiano più diritti di altri”.
Ferdinando Sorrenti saluta la sua nomina accendendo subito i riflettori sulla necessità di riprendere la contrattazione sociale: “Anche a Martina Franca ci sono problemi di povertà diffusa, e lo vedo ogni giorno, accompagnando i miei figli a scuola, che molte cose accadono nel silenzio, come la chiusura dello Sprar, un progetto che solo due anni fa aveva fatto vincere alla città una medaglia a Strasburgo. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare argomenti difficili senza timore, dobbiamo cercare risposte e soluzioni ai problemi dei cittadini, coordinando le istanze che arrivano dalle categorie”.