MARTINA FRANCA – “Le considerazioni espresse dal capogruppo dell’UDC avv. Paolo D’Arcangelo riportano alla ribalta un problema che è alla base di tutte le vicende comunali di Martina: chi ha il potere di assumere le decisioni?” Queste le parole del consigliere comunale Franco Mariella che in una nota stampa giunta in redazione nella serata di ieri si chiede: “chi deve eseguire tali decisioni? In una amministrazione normale – scrive Mariella – gli organi politici assumono le decisioni, la burocrazia le esegue, così dispone la legge. A Martina – continua – vi è la sindrome da dirigente ed in particolare del dirigente di Ragioneria, di colui che dovrebbe tenere in ordine i conti del comune e li dovrebbe presentare nei termini previsti dalla legge agli organi politici (Giunta e Consiglio Comunale) che, acquisitane esatta conoscenza, dovrebbero utilizzare tali dati per una sana e corretta gestione delle risorse pubbliche. Che ci siano forti dubbi sulla correttezza dei dati inseriti nei bilanci del comune lo confermano le affermazioni dello stesso Dirigente di Ragioneria rilasciate nel Consiglio Comunale dell’otto novembre 2007” e riportate nella nota stampa di Mariella: “Abbiamo un bilancio 2007 in sede di chiusura che può dare anche problemi….. Ci troveremo subito dopo, domani in condizione di squilibrio” smentite dal bilancio consuntivo del 2007, redatto dallo stesso dirigente pochi mesi dopo, con un avanzo di oltre sei milioni di euro, alla faccia dello squilibrio! All’epoca – scrive Mariella – un assessore al bilancio più attento, anche se di nomina politica, avrebbe richiamato il Dirigente al rispetto dei termini che avrebbero consentito di non aumentare la Tarsu 2008. Certo. – tuona il consigliere dell’Idv – è incomprensibile che sia investito dalla sindrome o peggio ancora dalla sudditanza da dirigente un assessore tecnico, che non avrebbe consentito mai come mai di stipulare il 30 dicembre 2009 un mutuo di quattro milioni per poi presentarsi qualche giorno dopo in giunta e propinare ai colleghi assessori un avanzo di circa otto milioni di euro. E’ ancora incomprensibile – continua – come mai un assessore tecnico non dia corso ad un deliberato del Consiglio Comunale che prevede di portare all’interno l’attività di riscossione e accertamento dei tributi e sponsorizzi la volontà del dirigente di assegnare ad altro soggetto esterno detta attività con un mancato risparmio per le casse comunali di circa ottocentomila euro all’anno”.
Secondo Mariella “l’assessore tecnico sa benissimo che le delibere di concessione dei servizi pubblici sono di competenza esclusiva del Consiglio Comunale e tale organo ha deciso che dal primo gennaio 2008 tutta l’attività relativa ai tributi deve essere svolta all’interno e che la giunta non può assumere alcuna decisione in merito che non sia in linea col deliberato del Consiglio Comunale. Con quella stessa decisione il Consiglio Comunale deliberò di esternalizzare solo la lotta all’evasione e la riscossione per gli anni 2002-2006, servizio che doveva essere concluso entro il 31/12/2008, e che è stato condizionato dalle note vicende che hanno riguardato Tributi Italia. Spero – si augura Mariella – che l’assessore tecnico inizi a svolgere quell’azione di razionalizzazione della spesa e di riorganizzazione dell’apparato che gestisce le entrate del Comune e che oggi più che mai non è possibile procrastinare stante anche la situazione economica generale e la necessità di non rimettere le mani pesantemente nelle tasche di chi non c’è la fa ad arrivare a fine mese e non solo di questi”.
O.Cri.