“Una scelta di Libertà” è il tema scelto dall’Amministrazione Comunale per riflettere e raccogliere testimonianze sul 25 Aprile, a settantaquattro anni dalla Liberazione.
Nella conferenza organizzata a Palazzo Ducale-Sala Uccelli giovedì 25 aprile alle ore 11.00, dopo l’introduzione di Antonio Scialpi – Assessore alle Attività culturali, che riepilogherà brevemente le motivazioni storiche dell’anniversario della Liberazione, sono previsti interventi e testimonianze.
- A Paolo Notarnicola, giovane studente liceale del collettivo 080, è affidato il compito di dare un senso attuale ai valori della Resistenza.
- Massimo Bertocci, sceneggiatore e produttore cinematografico, illustrerà in anteprima il trailer del film “Aquile Randagie ”. Il titolo del film porta il nome scelto da alcuni reparti scout nell’epoca fascista, quando ragazzi del gruppo scoutistico di Milano e Monza, svolgevano attività giovanili clandestine. Le “leggi fascistissime” impedirono nel 1927 agli scout di continuare ad associarsi per esprimere i propri valori. Una decisione, poi avallata, nel 1928 dallo stesso pontefice Pio XI.
- Gianni Svaldi, giornalista, testimonierà, invece, su un episodio molto commovente, accaduto dopo l’8 settembre 1943, durante l’attraversamento delle strade della Valle d’Itria da parte delle truppe tedesche della Wermacht in ritirata, contrastate dalla divisione “Piceno”, dislocata in Puglia, ed in particolare, a nord della Piazza Marittina di Taranto e la contingente delocalizzazione di una parte dell’Arsenale Militare di Taranto presso uno stabilimento vitivinicolo di Locorotondo. L’episodio, inedito, vide protagonista suo nonno Giovanni Svaldi, enotecnico di origini friulane, che fece, appunto, “una scelta di Libertà”.
Sono previsti anche altri brevi riflessioni, mentre componenti all’Associazione Teatri & Culture di Martina presteranno le loro voci, rileggendo alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza.
Le conclusioni della giornata sono affidate al sindaco di Martina, Franco Ancona, che il 27 gennaio 2019 ha scoperto unitamente al sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, una lapide nell’atrio di Palazzo Ducale, in omaggio alle vittime della strage nazista di Matera del 21 settembre 1943, in cui perirono, tra gli altri, tre cittadini innocenti di Martina, a settantacinque anni da quella tragica rappresaglia.