Cosa succede alla politica martinese in vista delle elezioni regionali? Al momento solo tanta confusione, così come a livello regionale. I nomi che circolano sui possibili candidati alla carica di consigliere sono sempre gli stessi. Attorno ai confermati “uscenti” qualche new entry, ma al momento nulla di confermato.
Si parla di nomi, si parla di coalizioni, ma non si parla di programmi. Pesante la latitanza politica del PdL, primo a partire alla carica di questa che si preannuncia una dura campagna elettorale, con il suo uomo di spicco Gianfranco Chiarelli.
Una campagna partita già qualche mese fa e che sta vedendo un enorme dispiegamento di forze e uomini per dare voce ad un silenzio che ha caratterizzato l’azione amministrativa di questi anni.
Imbarazzante il silenzio del PdL dopo la richiesta del Senatore Nessa in conferenza stampa, che chiedeva l’azzeramento immediato della giunta tecnica martinese. A questa richiesta ha fatto seguito un assordante silenzio di Palazzo, che vale più di mille parole. Un silenzio che in realtà altro non è che una pernacchia alle richieste “padelline” di Nessa e Co. In sostanza il sindaco non azzerando la sua quinta Giunta ignora le richieste del partito che lo ha portato ad adornarsi della fascia tricolore. Un silenzio che può essere anche interpretato come una domanda allo stesso partito azzurro e ai suoi rappresentanti. Dov’è il PdL in Consiglio Comunale? Forse questa è la domanda che Palazzo avrebbe voluto girare in risposta all’ordine di Nessa. Nel frattempo di quel partito in Consiglio si presentano solo pochi superstiti. Allora che fare, sciogliere l’Amministrazione e mettere fine a questa esperienza amministrativa? Neanche, perché seppur manifestata da molti, non esiste la maggioranza sufficiente per mandare a casa Palazzo, il quale nel frattempo non può fare altro che rimanere in questo “limbo amministrativo” e quantomeno passare alla storia come il sindaco di Martina nell’anno del suo settecentenario.
Gianfranco Chiarelli nel suo incontro pubblico nel suo comitato con i suoi elettori (che sta andando in onda in questi giorni su Teletrullo ndr) parla di tutto, fuorché di una possibile soluzione a questo immobilismo politico martinese e a questa imbarazzante situazione. La campagna elettorale è partita da un bel pezzo e le “comparsate” mediatiche ormai sono all’ordine del giorno. Sarà sufficiente?
Ottavio Cristofaro