In protesta i commercianti del Centro Storico di Martina. Lamentano una scarsa attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale, in un periodo in cui la crisi sta mettendo in ginocchio tutte le attività commerciali, specie quelle situate nella parte antica della città e che hanno delle spese di affitto dei locali maggiorate, per ovvie ragioni, oltre a differenti caratteristiche che le contraddistinguono da ogni altra attività della città, situazione parcheggi su tutte. Chiedono l’aumento del numero di aperture nei giorni festivi, proprio per fronteggiare questa crisi economica, che si sta facendo pressante, e che sta costringendo molte attività a chiudere i battenti. È sufficiente passeggiare lungo corso Vittorio Emanuele per capire l’entità del fenomeno. “Mi rammarica – dice il sindaco Palazzo – che alcuni commercianti del centro storico abbiano esibito dei manifestini, dinanzi ai rispettivi esercizi, per motivare la chiusura domenicale come una responsabilità dell’amministrazione comunale che osteggerebbe l’attività di tali esercenti. Devo precisare – continua Palazzo – che non è il Comune ad obbligare a rimanere chiusi, ma ci sono disposizioni di legge regionale che il Comune fa rispettare, in riferimento alle aperture domenicali dei negozi. L’amministrazione comunale ha agito nel senso della legalità. Non dico che mi sarei aspettato un plauso perché in fin dei conti è semplicemente l’aver fatto il mio dovere, ma oggi prendo atto che mi si fa una colpa di essermi mosso nei limiti di legge. Non è stata una decisione d’imperio – conclude Palazzo – è stata concordata con le forze sociali. E l’amministrazione comunale sarebbe colpevole di questo?”
Ottavio Cristofaro