Il Servizio Istruzione e Diritto allo Studio- Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia ha comunicato nei giorni scorsi i contributi assegnati al Comune di Martina Franca nell’ambito del Piano per il Diritto allo studio approvato nel novembre 2017 dal Consiglio Comunale.
Sono previsti: 58.536,00 euro (0.40 per ogni pasto per 180 giorni) per il Servizio mensa scuole statali e paritarie con spesa a carico del Comune; 88.858,00 euro per il Servizio di trasporto scolastico; 13.702,00 euro per interventi vari a sostegno degli alunni diversamente abili.
Al totale complessivo di euro 161.096,00, si aggiungono i contributi per l’acquisto dei libri di testo per gli Istituti di primo e secondo grado pari a euro 80.345,40.
L’Ufficio Istruzione del Comune è impegnato a definire tutti i procedimenti per consentire l’accesso ai predetti sostegni al diritto allo studio e sta lavorando alla definizione del nuovo Piano per il Diritto allo studio 2019 che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare entro il prossimo 30 novembre.
“Rispetto ai contributi pervenuti nel 2017, quest’anno registriamo una maggiore attenzione da parte della Regione per i contributi relativi al rafforzamento dell’inserimento dei ragazzi diversamente abili, con raddoppio della cifra vincolata all’acquisto di sussidi didattici per favorirne l’apprendimento e lo sviluppo delle diverse abilità attraverso innovazione tecnologica” afferma l’assessore al Diritto allo Studio, Antonio Scialpi.
“Nel Piano avevamo fatto esplicita richiesta per questa maggiore attenzione. Ovviamente, il governo nazionale deve farsi carico di una cura più grande , indispensabile e necessaria soprattutto per l’insegnamento di sostegno ai ragazzi diversamente abili, per la loro assistenza specialistica, le cui ore risultano, ovunque, nettamente insufficienti al crescente bisogno, soprattutto per l’inversione netta di tendenza da parte delle famiglie di dichiarare i vari casi e per la diffusione dei vari autismi che rispetto al quinquennio scorso tendono ad aumentare. Una moderna politica per il diritto allo studio e per una scuola di qualità dovrebbe ripartire proprio da queste ultime tendenze che vanno governate con opportuni provvedimenti improcrastinabili da parte del Miur, pena il totale fallimento della strategia inclusiva e una fuga dei docenti di sostegno sovraccaricati di lavoro”.