Era figlio di sarto e, in quanto tale, era destinato a fare il sarto anche lui. E invece ha scelto la strada del sacerdozio, dando ascolto alla sua vocazione. Quella di don Dino Lepraro è la storia di un sacerdote che da oltre 60 anni vive in comunione con il Signore.
Tanti sacrifici per studiare fino alla sua consacrazione che avvenne il 15 agosto del 1957 nella chiesa di san Francesco da Paola a Martina Franca, e tre giorni più tardi, la prima messa solenne celebrata a Crispiano nella parrocchia della Madonna della neve. Fu nominato parroco a Sant’Antonio a Martina Franca il 1° marzo del 1965 da Mons. Guglielmo Motolese prendendo il posto di don Gaetano Maggi. Sacerdote innovatore, per certi versi anche rivoluzionario, grande oratore, prete di strada e missionario nelle favelas del Perù: il percorso di don Dino rappresenta un vero e proprio esempio per tante comunità. Da 25 anni nella sua parrocchia ha attivato la Missione Perù, consentendo oltre 500 adozioni, e garantendo a quelle lontane comunità un percorso di evangelizzazione e di promozione umana. La grande apertura spirituale e culturale ha portato don Dino nelle favelas del Perù, con il progetto di affido a distanza per centinaia di bambini di strada coinvolgendo tantissime famiglie martinesi e italiane.
Quella di don Dino Lepraro con la sua comunità parrocchiale di Sant’Antonio è una storia d’amore che dura da 54 anni e lunedì scorso, dopo aver compiuto 84 anni a luglio, ha lasciato il posto al suo successore don Mimmo Sergio. La cerimonia di insediamento del nuovo parroco si è svolta lunedì scorso alla presenza dell’Arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro e di tanti sacerdoti che hanno voluto condividere con don Dino e don Mimmo questo importante appuntamento.
“Questa nomina è una sfida – ha detto l’Arcivescovo – ringraziamo il Signore per la ricchezza di fede e di vita, perché la fede è la ragione della nostra vita”.
In questi giorni sono state numerose le attestazioni di stima e di ringraziamento da parte della comunità ecclesiale di Martina Franca per don Dino che lascia il suo ministero pastorale nella parrocchia di Sant’Antonio da decano dei parroci della città, consegnandoci una generosa seminagione di bene compiuto in mezzo secolo di vita spirituale, culturale ed ecclesiale martinese. A farsi portavoce di questo saluto – tra gli altri – è stato il parroco della Basilica di San Martino, don Franco Semeraro.
Don Dino – dice don Franco – “è prete di popolo, prete di incontri, per questo lo amiamo e gli vogliamo bene. La traccia più incisiva don Dino l’ha segnata con le sue omelie e le gioiose liturgie. Il suo parlare è affascinante e profetico, libero eppure radicato nella fedeltà totale alla Chiesa. Don Dino ha guardato e amato la città, l’ha stimolata e si è impegnato a condurla per i campi della autenticità, dalla prossimità e dell’apertura”.
Don Dino, che in un primo momento sembrava destinato alla Madonna del Carmine, continuerà invece a svolgere la sua attività sacerdotale presso la chiesa di San Francesco da Paola, proprio lì dove il suo sacerdozio ebbe inizio.
Ottavio Cristofaro