Scioglimento? Neanche a parlarne… Stasera in aula – Lo Stradone

Scioglimento? Neanche a parlarne… Stasera in aula

MARTINA FRANCA – Sul fronte politico la situazione non sembra trovare tranquillità, perché tornerà a farsi complicata già a partire dalle prossime ore. È giunto infatti dalla Prefettura il documento che ordina la surroga del Consigliere Comunale Antonio Morelli, per via di una condanna giudiziaria che ne dispone l’incompatibilità con la sua carica. A tornare tra i banchi marroni della sala consiliare sarà nuovamente Orazio Turnone. Questa sera l’appuntamento con due sedute del Consiglio Comunale: alle 17.00 si affronterà la surroga del Consigliere Antonio Morelli con Orazio Turnone. Alle 18.00 quella in aggiornamento della precedente seduta.
Nei giorni scorsi, invece, la nota di Franco Mariella il quale ritiene che “la pretesa infondata dei dirigenti del Comune di Martina Franca, di condizionare il pagamento dei premi ai dipendenti ad una preliminare erogazione delle retribuzioni di risultato ai dirigenti stessi, va respinta al mittente perché il mittente sa benissimo che così non è – e sottolinea che – non vi è alcuna norma di legge né contrattuale che impone questo subordine”. Il consigliere Mariella rivolge un appello al primo cittadino “perché venga completato il nucleo di valutazione, unico organo deputato a valutare se i dirigenti avranno meritato i premi”. Prontamente la richiesta è stata soddisfatta, infatti la Giunta ha provveduto a sostituire il Presidente dimissionario del Nucleo di Valutazione Claudio Chiarelli, con Pino Semeraro, ex Consigliere Comunale ed ex Assessore membro della Giunta Palazzo 4, ormai vero e districato “factotum” di questa amministrazione.
Intanto arriva l’iniziativa dei Consiglieri Pasquale Lasorsa e Giandomenico Bruni, i quali annunciano una immediata raccolta firme, che partirà proprio questa mattina, utile all’auto-scioglimento della massima assise cittadina. Una iniziativa che non dovrebbe suscitare grosso clamore, vista la volontà comune a quasi tutti i consiglieri di evitare lo scioglimento, compresi coloro che oggi dichiarano di essere disposti a mettere fine a questa esperienza amministrativa, e che invece in altre circostanze hanno mostrato comportamenti incoerenti rispetto a quanto sostenuto. Alcuni dei possibili firmatari del provvedimento si sentono forti di un risultato (quello dell’auto-scioglimento ndr) che mai potrà verificarsi. Diverso sarebbe se a queste firme si sommassero quella del PdL, passato nel frattempo all’opposizione, dopo che il sindaco Palazzo ha fatto “orecchio da mercante” alle parole del Senatore Lino Nessa, il quale lo invitata ad una discussione politica a seguito della nuova composizione tecnica del quinto esecutivo comunale. Risultato? Trenta consiglieri all’opposizione, o per meglio dire ognuno a “bottega in proprio”. Molto improbabile la raccolta delle firme da parte del partito di Berlusconi. Voci parlano di un categorico diniego dei vertici regionali del partito sulla possibilità di elezioni anticipate, ma la partita potrebbe essere ancora aperta. Il tutto dovrà avvenire entro le prossime settimane, se si vorrà accorpare le comunali, in caso contrario bisognerà attendere il prossimo 2011. Una storia vecchia alla quale siamo abituati ormai da tre anni.

Ottavio Cristofaro