Nuovo regolamento e nuove rette per gli asili nido comunali – Lo Stradone

Nuovo regolamento e nuove rette per gli asili nido comunali

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A partire dall’anno educativo 2018-2019 il funzionamento degli asili nido comunali sarà disciplinato dal nuovo Regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 30 gennaio.

Il nuovo Regolamento sostituisce quello precedente, risalente al 1992, ormai obsoleto e non più funzionale, ed è frutto di un lavoro condiviso da parte dei membri della III Commissione Consiliare “Servizi Sociali” che, nei mesi precedenti alla sua approvazione, ha avviato un ampio confronto sul tema con le stesse cooperative concessionarie del servizio di gestione dei nidi d’infanzia. La volontà, condivisa da tutte le parti in causa, è sempre stata quella di continuare a sostenere i nidi comunali, contribuendo in maniera sostanziosa al mantenimento dell’offerta di tutti i servizi.

Nel mese di aprile la Giunta Comunale si è occupata di stabilire le rette di frequenze mensili ai nidi e le modalità di contribuzione delle famiglie al costo del servizio.  La determinazione delle tariffe di frequenza dei nidi comunali ha tenuto conto di quelle fissate con la delibera di Giunta regionale n.901/2012, nell’intento di cercare il maggiore equilibrio possibile tra i costi di gestione del servizio e la disponibilità del nostro Comune a continuare ad assicurare un importante sostegno finanziario.

Sono state ridotte le fasce di reddito ISEE, passando dalle precedenti 62 alle attuali 10, e sono stati uniformati i criteri di accesso e di compartecipazione rispetto a quanto previsto da diversi anni dalla normativa regionale di erogazione dei “Buoni servizio” alle famiglie, disciplina ampiamente applicata anche sul nostro territorio da parte di tutti i nidi privati autorizzati al funzionamento, compresi anche quelli comunali affidati  in concessione nella sola fascia pomeridiana di funzionamento.

Tali provvedimenti sono stati adottati in coerenza con l’obiettivo prioritario di tutelare le famiglie più deboli ed è facile notare come si realizzi un risparmio, anche notevole, per le famiglie  economicamente più fragili che presentano una dichiarazione ISEE inferiore ai 15 mila euro  mentre vi è un progressivo incremento rispetto alle tariffe prima applicate solo per le fasce di ISEE superiori, considerando comunque che  nel costo complessivo della retta sono compresi i pasti.

Martina Franca è uno dei pochi Comuni in Italia che continua ad investire denaro pubblico per i nidi, per la precisione parliamo di 552 mila euro per l’intero anno educativo – dichiara l’Assessore ai Servizi alla Persona Tiziana Schiavone . Si tratta di una scelta politica non facile, visti i numerosi tagli agli enti locali effettuati nell’ultimo periodo, ma che continuiamo a garantire mettendoci tutto l’impegno. Abbiamo avviato, sin dal nostro insediamento, tutte le forme di partecipazione possibili e devo ringraziare di cuore per questo la Commissione Consiliare, presieduta dal dott. Eligio Pizzigallo, che ha avviato un proficuo confronto con le cooperative e le famiglie per licenziare il nuovo regolamento, approvato tra l’altro all’ unanimità dal Consiglio Comunale. Le nuove rette garantiscono un sistema molto più equo per tutte le famiglie del territorio, garantendo il criterio della progressività e tenendo presente la capacità contributiva di ciascuno di noi, come prevede la Costituzione. Ben vengano le critiche, quindi, un po’ di meno le polemiche strumentali, considerando che molte famiglie che con il vecchio sistema avrebbero continuato a pagare per il nido  – pasti compresi –  € 223,,00 al mese,  da settembre pagheranno quote che variano progressivamente dai  20,00 ai 156,00 euro al mese e che a  tutte le famiglie con una certificazione ISEE fino a € 40.000,00  il Comune garantirà comunque  l’integrazione della rimanente quota della  tariffa”.